Perché in uno spazio piccolo come un furgone camperizzato vani e gavoni sono fondamentali?
Camperizzare un furgone significa ricavare più spazio possibile dove poter stoccare provviste, vestiti e quant’altro. Un buon baule, dei vani, una scarpiera e degli armadietti sono il modo migliore per farlo.
Abbiamo deciso quindi di realizzare dei vani sospesi destinati ad accogliere le riserve di cibo, il necessario per l’igiene, i libri e i giochi in scatola. E abbiamo sfruttato la terminazione angolare della cucina per realizzare quella che in origine immaginavamo come una scarpiera e che poi è diventata un porta tutto.
Camperizzare un furgone con mensole e vani
Come prima cosa abbiamo fissato la mensola vera e propria, costituita da un’asse di legno tagliata della misura che volevamo, dalla quale abbiamo ricavato una libreria e un armadietto a sinistra e due armadietti e un portaoggetti a destra.
Abbiamo successivamente realizzato uno scheletro composto da travette di legno ancorate alla carrozzeria per mezzo di viti e staffe di metallo. Con l’ausilio del martello abbiamo piegato leggermente le staffe, in modo da creare un uncino che si ancorasse alle costole metalliche del van.
Abbiamo deciso di costruire una libreria a vista, un portaoggetti aperto e tre vani sospesi, a cui abbiamo quindi applicato un coperchio apribile.
Per farlo, abbiamo tagliato delle listarelle di legno di abete a misura, fissandole al soffitto. Alle listarelle abbiamo poi applicato sei molle a scatto di acciaio, a cui abbiamo avvitato le ante.
Più si fissa l’anta vicino al soffitto, più alte saranno le probabilità che la stessa rimanga aperta automaticamente, senza l’ausilio di molle laterali.
Infine abbiamo applicato degli spessori alla base delle mensole per fare in modo che il cibo e gli oggetti non ci arrivino addosso al momento dell’apertura dopo un viaggio. E abbiamo installato dei bottini a pressione per fare in modo che le ante non si aprano con il furgone in movimento.
La libreria e il portaoggetti della cucina
Per quanto riguarda la libreria, abbiamo forato i due divisori e applicato due occhielli di metallo, facendo scorrere al loro interno un pezzettino di corda grezza.
Con l’uso abbiamo capito però che la corda si lascia andare e non blocca adeguatamente gli oggetti. Abbiamo quindi sostituito la corda con un’assicella di legno abbastanza spessa.
La scarpiera o, per meglio dire, il portatutto
Di armadietti della zona giorno (clicca qui) e della zona notte (clicca qui) abbiamo già parlato nelle sezioni dedicate, veniamo quindi alla nostra scarpiera.
Per costruire la scarpiera, che in realtà si è rivelato essere un ulteriore comodo vano portatutto, siamo partite dal mobile della cucina. Sfruttando l’angolo ricavato per consentire l’apertura del portellone, abbiamo fissato dei ripiani di legno tagliati a misura con delle lastrine ad angolo.
Abbiamo poi avvitato una parete di legno alla scarpiera, realizzando dei fori e applicando degli occhielli per far scorrere il cordino grezzo.
Il portariviste
Lo abbiamo già detto, no? Ogni spazio va sfruttato! Per questo abbiamo deciso di ricavare un portariviste nell’ultimo pertugio rimasto del furgone camperizzato. Realizzato ovviamente con legno di scarto e posizionato a ridosso del divanetto accanto al portellone.
Ma cosa mettiamo nei vani e nei gavoni del furgone camperizzato? Perché serve tutto questo spazio?
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