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Forte Larino e Forte Corno sulle tracce della Guerra

Dalla frazione di Lardaro parte il percorso di Forte Larino e Forte Corno sulle tracce della Guerra. Nella Valle del Chiese, situata nel Trentino sudoccidentale, sorgono infatti diversi fortini austroungarici e vecchie strutture belliche molto interessanti e ben conservate, testimoni di un’età turbolenta.

Forte Larino

Raggiungibile dalla frazione di Lardaro, Forte Larino venne eretto nel 1860 per difendere il confine del Tirolo. L’edificio poteva ospitare fino a 125 uomini, ma, considerato obsoleto, durante la Grande Guerra venne adibito a magazzino e per questo non subì danni.

Purtroppo Forte Larino è momentaneamente chiuso al pubblico e non possiamo visitarlo. Decidiamo quindi di proseguire lungo il sentiero che si apre poco sopra la struttura che congiunge Forte Larino e Forte Corno sulle tracce della Guerra.

Il tempo di percorrenza segnalato è di circa un’ora, il dislivello si aggira intorno ai quattrocento metri. La panoramica camminata che collega Forte Larino e Forte Corno ci consente di scoprire l’impetuosa cascata del Rio Revegler.

Il sentiero è costellato di suggestive sculture in legno, che lo rendono ancor più caratteristico. Man mano il percorso si fa più impervio e si imboccano ripide scalette con vista sulla scarpata sottostante.

Forte Corno

Superato un breve tratto di terra franata che non costituisce pericoli, arriviamo a Forte Corno in anticipo sui tempi di percorrenza segnalati.

Fortunatamente Forte Corno è aperto e decidiamo quindi di visitarlo, accompagnate dalla giovane guida.

Costruito tra il 1883 e il 1890, la struttura si inserisce perfettamente nel contesto montano, tanto da risultare invisibile a occhio nudo in tempo di guerra. In seguito alla ristrutturazione, Forte Corno risulta oggi ancora ben integrato con l’ambiente circostante, seppure il tetto è ricoperto di una vistosa lamiera che ne compromette la mimetizzazione.

Realizzato insieme a Forte Larino, Forte Danzolino e Forte Revegler per assicurarsi una panoramica completa e strategica sulla vallata, anche Forte Corno venne ritenuto obsoleto allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Pertanto l’artiglieria venne trasferita nelle caverne soprastanti, visibili dal forte ma inaccessibili al pubblico.

La pianta dell’edificio è mastodontica. La struttura si divide in ben cinque livelli, ognuno dei quali era adibito a una specifica funzione. In grado di ospitare ben 250 soldati, il fortino si estende in un labirintico intrico di corridoi e scalette, postazioni di guardia e artiglieria, camerate e polveriere.

Inerpicandoci su una scaletta di metallo, raggiungiamo il tetto del forte, da dove possiamo ammirare il panorama sulla Valle del Chiese.

Il ritorno

Finita la visita e scoperte tante curiosità su Forte Corno e sul destino degli abitanti della zona, pranziamo al sacco immerse nella natura.

Decidiamo di raggiungere il punto di partenza con un giro ad anello e ci dirigiamo verso Roncone, da cui poi ci colleghiamo a Lardaro con una tranquilla passeggiata in discesa di un’ora e mezza.

Ingresso Forte Corno: 5 euro con visita guidata

Per maggiori informazioni: Trentino Grande Guerra

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