La Germania degli adesivi
Questa estate abbiamo testato Havana, il nostro van camperizzato, per il suo primo lungo viaggio. Abbiamo infatti esplorato la Germania, dalla Baviera fino a Berlino, passando per Francoforte e la Foresta Nera a bordo del nostro fidato mezzo realizzato con le nostre mani. Oggi vi racconto la Germania degli adesivi.
Abbiamo scoperto un paese ricco di cultura, che ha saputo rinascere dopo gli orrori del nazismo e i terribili bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Una terra che sa coniugare perfettamente tradizione e modernità, offrendo paesaggi naturali fantastici e architetture imponenti.
La Germania e il ritorno dei neofascismi
Eppure la Germania, come del resto l’Italia, è minacciata dai movimenti di estrema destra, che gradualmente stanno riacquistando popolarità e agibilità politica. A Dresda, città in cui ci è stato espressamente sconsigliato di camminare mano nella mano in quanto donne, è stato dichiarato lo stato di emergenza nazista. A Berlino, città simbolo della cultura e della rinascita europea, è stato fondato l’AFD, il partito di estrema destra tedesco antisemita, negazionista, omo-transfobico, misogino, razzista e anti-europeista.
Nonostante tutto, esiste una Germania che resiste a questi revival neofascisti, che scrive sui muri che non è d’accordo, che comunica con gli adesivi il proprio dissenso. Mi ha colpito infatti la grande quantità di messaggi dissidenti che compaiono su ogni palo di ogni singola città tedesca: adesivi antirazzisti, anti omo-transfobici, antispecisti e femministi, che raccontano di lotte e intersezionalità.
Stop AFD
Curiose le circostanze in cui ho fotografato questo adesivo. Ci trovavamo a Norimberga per proseguire il percorso della memoria iniziato con la visita del terrificante campo di sterminio di Dachau.
Qui abbiamo attraversato i luoghi del nazismo, circumnavigando il lago artificiale che faceva da sfondo alle parate e alle conferenze naziste. Nella zona del Kongresshalle, dello Zeppelinfeld e della Große Straße, infatti, si radunavano gerarchi e militari nazisti, che, guidati da Adolf Hitler, promulgarono le leggi razziali.
A pochi passi dai resti dell’arena dei comizi di Hitler, già agghiacciante di per se stessa, abbiamo scorto un signore a bordo di una bicicletta che recava lo stemma dell’esercito sudista americano. Una coincidenza piuttosto inquietante. Poco dopo, su un palo, ecco spuntare l’adesivo contro l’AFD, definito “razzista, misogino, antisociale e antidemocratico”. Abbiamo poi trovato centinaia di adesivi simili sparsi per tutte le città tedesche.
Gli adesivi LGBTQI+ in Germania
Giunte presso il centro della città, abbiamo trovato un adesivo che invitava alla marcia lesbica di Norimberga del 2 agosto 2019. Un corteo includente (lo segnala l’asterisco) per la visibilità lesbica in Germania.
Sulla stessa linea d’onda anche gli adesivi trovati a Dresda, Berlino, Francoforte, Heidelberg, Friburgo.
Antirazzismo sugli adesivi in Germania
Numerosi anche gli adesivi e i manifesti antirazzisti, che abbiamo trovato praticamente in ogni città.
Antifascismo intersezionale
In Germania l’antifascismo è una cosa seria. Non solo si resiste contro l’odio propagato da AFD, ma ci si riallaccia ad altre forme di emarginazione, discriminazione e sfruttamento, come nel caso dell’anti omo-transfobia e dell’antispecismo, a difesa dei diritti degli animali.
L’antispecismo come chiave di lotta
Oltre alle infinite opzioni vegane cruelty free che si trovano in Germania in ogni piccolo supermercato o bancarella, anche gli adesivi ci ricordano quanto l’antispecismo sia fondamentale nel percorso di lotta a ogni tipo di sfruttamento.