In gita con Havana: una notte al lago di Cassiglio
Havana, la furgona camperizzata, ha bisogno di poche altre migliorie ma è pronta per essere testata. Decidiamo quindi di fare una gita al lago di Cassiglio, situato poco sopra l’omonimo paese della bergamasca. Un posto poco lontano da casa, situato in Val Brembana (BG) dove poter essere tranquille (e soprattutto recuperabili) in caso di problemi o malfunzionamenti.
La prima notte al lago di Cassiglio
Partiamo venerdì sera per la nostra prima gita con destinazione il lago di Cassiglio e in pochi chilometri raggiungiamo la nostra meta al crepuscolo. Il parcheggio del lago è deserto, ci siamo solo noi e ci godiamo la pace e la tranquillità, nonché la gioia immensa di aver portato a compimento un sogno.
E’ ora di cena e testiamo il nostro fornello, che si rivela essere efficiente e funzionale. Il risotto è pronto, così come la panzanella. Non fa freddo e decidiamo di mangiare fuori, brindando con una birra fresca inaugurale. Il tramonto e il canto degli uccelli accompagnano il pasto, il rumore del torrente ci culla e le montagne ci proteggono.
La notte è fresca, ma non fredda, e il piumone sembra essere eccessivo, tuttavia crogiolarsi ascoltando la leggera pioggerellina che batte sulla carrozzeria ci fa sembrare di essere in una baita in alta montagna.
Il secondo giorno
Il sole ci accoglie la mattina e la giornata si scalda in poche ore. Il parcheggio progressivamente si popola di altre famiglie.
Decidiamo di scendere a piedi verso il paese di Cassiglio per fare il biglietto di sosta, che per i camper costa 4 euro. Esploriamo il borgo e giungiamo di fronte alla famosa facciata di Casa Milesi, affrescata dalla Serenata macabra del Baschenis.
Attraversiamo il torrente sul ponte di ferro e torniamo verso il lago, raggiungibile in pochi minuti dal centro del paese.
Ormai è ora di pranzo e ci sfamiamo con un ottimo burrito fatto in casa!
Appurato che tutto funziona (compreso il gabinetto…) e che viaggiare a bordo di un furgone camperizzato con le nostre mani è una figata epocale, ci dirigiamo verso casa, in attesa della prossima avventura.
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