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Cos'è il panino ca

Isira Carbone
Isira Carbone
2025-07-15 07:30:44
Numero di risposte: 7
'U pani cà meusa è una specialità gastronomica peculiare della città di Palermo, esempio per antonomasia del cosidetto "cibo da strada". Consiste in una vastedda (pane tipicamente di forma tondeggiante), ricoperto di sesamo ed imbottito con meusa (milza), polmone, cuore, e scannaruzzatu (pezzi di cartilagine della trachea) di vitello. Questi subiscono una prima bollitura per intero e, dopo esser stati tagliati finemente, vengono fritti nella saimi (sugna). Il panino può essere servito schettu (singolo, non sposato), solamente con sale, pepe e una spruzzata di limone, oppure maritatu (sposato, accompagnato) con caciocavallo o ricotta grattuggiata.
Ortensia Leone
Ortensia Leone
2025-07-15 06:31:39
Numero di risposte: 9
Un cibo di strada che è tradizione gustare passeggiando per le vie di Palermo. Il risultato finale del tuo panino con la milza può cambiare. Come ci spiega Rocco Pace, normalmente chi chiede pane ca meusa deve rispondere a questa domanda: schettu o maritatu? Che sostanzialmente vuol dire: solo o sposato?
Valdo Gallo
Valdo Gallo
2025-07-15 06:30:57
Numero di risposte: 6
Consiste in un panino morbido, tondo (vastella), oppure a forma di serpente (mafaldina) ricoperto di sesamo. Una volta aperto il pane viene imbottito con pezzetti di milza, polmone e trachea di vitello, che vengono prima bolliti interi e, una volta cotti, tagliati a fettine sottili e soffritti a lungo nello strutto o nella sugna. A questo punto esistono due modi per servire il panino: schietto (scapolo), semplice, senza aggiunta di altro; o maritato (sposato), con l’aggiunta di una spolverata di caciocavallo grattugiato o ricotta fresca. Il panino con la milza è un piatto povero che nasce circa 1100 anni fa, quando dei macellai di origine ebraica si stanziarono a Palermo. Questa specialità è composta da: pane morbido, solitamente a forma di mafaldina ricoperta di sesamo, chiamata vastedda al cui interno si trovano, come abbiamo detto, fettine sottili di milza, polmone di vitello e cartilagini della trachea del bue.
Giacinto Guerra
Giacinto Guerra
2025-07-15 05:44:04
Numero di risposte: 10
Insieme al panino con le panelle, rappresenta uno degli street food palermitani più popolari. Tipicamente ripieno con un mix di frattaglie tra le quali spiccano il polmone di vitello e la milza alla siciliana, si tratta di un panino farcito tradizionalmente venduto dai “cunzatori” ambulanti agli angoli delle strade o presso parecchie rosticcerie. Gli ingredienti del pane ca meusa sono 300 gr di polmone di vitello, 200 gr di milza di vitello, 150 g di trachea di vitello, strutto di maiale qb, caciocavallo qb, ricotta fresca di pecora qb, 1-2 limoni e panini bianchi coperti di sesamo qb.
Cleros Bianchi
Cleros Bianchi
2025-07-15 04:25:18
Numero di risposte: 6
Il pani câ mèusa, in italiano panino con la milza, è una specialità alimentare di Palermo, esempio di tradizione gastronomica, di cui la città vanta una lunga e consolidata storia, nel campo del cosiddetto cibo di strada. Questa pietanza consiste in un panino morbido superiormente spolverato di semi di sesamo, imbottito con pezzetti di milza, polmone e, talvolta, trachea di vitello. In una prima fase, le carni vengono immerse in acqua salata e sciacquate dal sangue. Vengono, quindi, bollite o cotte al vapore intere, lasciate raffreddare, tagliate a fettine sottili e soffritte a lungo nella sugna (lo strutto). Il panino può essere integrato con caciocavallo grattugiato o ricotta (in questo caso si dice maritatu, ossia sposato, accompagnato da qualcos'altro) oppure schettu (ossia semplice, senza nient'altro, o tutt'al più con sale, pepe e limone).
Gastone Cattaneo
Gastone Cattaneo
2025-07-15 03:44:12
Numero di risposte: 5
Sto parlando del pane cà meusa, ovvero il panino con la milza, forse il cibo da strada siciliano più conosciuto. Qualcosa a cui il semplice turista o l’avventore foodies non può rinunciare nel momento in cui “sbarca” nel capoluogo siciliano. Il contenitore, ovvero il panino, di solito è la mafalda. Per non fare torto a nessuno, il panino con la milza può essere “schietto” o “maritato”. Nel primo caso, alle interiora si aggiunge solo una spruzzata di limone. Nel secondo, ecco la ricotta fresca e il caciocavallo grattugiato, per un panino che diventa bianco, si potrebbe dire “virgineo”; condito, quindi, solo con ricotta e caciocavallo.
Rosa Rizzi
Rosa Rizzi
2025-07-15 03:04:03
Numero di risposte: 8
Un panino con un ripieno speciale, un mix di frattaglie tra cui la milza, in dialetto palermitano: mievusa, appunto. Il panino con la milza è un piatto povero che nasce circa 1100 anni fa, quando dei macellai di origine ebraica si stanziarono a Palermo. Questi, non potendo percepire denaro per il proprio lavoro, a causa della loro fede religiosa, trattenevano come ricompensa le interiora del vitello: budella, polmone, milza e cuore. I macellai ebrei dovevano trovare il modo di trasformare in denaro questa ricompensa, e finalmente un giorno ebbero un’idea che risultò geniale. Ispirati da questa usanza, idearono un panino farcito con: polmone, milza e “scannarozzato” ossia pezzi di cartilagine della trachea del bue. Questa specialità è composta da: pane morbido, solitamente a forma di mafaldina ricoperta di sesamo, chiamata vastedda al cui interno si trovano, come abbiamo detto, fettine sottili di milza, polmone di vitello e cartilagini della trachea del bue.