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Quali sono i patrimonio enogastronomico italiano?

David Silvestri
David Silvestri
2025-06-04 05:37:49
Numero di risposte: 6
Il 92% delle produzioni tipiche nasce in comuni con meno di 5mila abitanti. Il rapporto vuole raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici. Ben 270 dei 293 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) italiani riconosciuti dall’Unione Europea hanno a che fare con i piccoli comuni che, nel dettaglio, garantiscono la produzione di tutti i 52 formaggi a denominazione, del 97% dei 46 olii extravergini di oliva, del 90% dei 41 salumi e dei prodotti a base di carne, dell’89% dei 111 ortofrutticoli e cereali e dell’85% dei 13 prodotti della panetteria e della pasticceria. Ma grazie ai piccoli centri è garantito anche il 79 per cento dei vini più pregiati che rappresentano il made in Italy nel mondo. Un patrimonio conservato nel tempo dalle 279mila imprese agricole presenti nei piccoli Comuni con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari. Una risorsa per l’Italia che può contare su un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari tramandate da generazioni in un territorio unico per storia, arte e paesaggio che sono le principali leve di attrazione turistica.
Kociss Fabbri
Kociss Fabbri
2025-05-22 13:52:56
Numero di risposte: 3
Il patrimonio enogastronomico italiano ha una valenza strategica oltre che un valore culturale. La sua ricchezza, diversità, qualità e capillarità – con ogni singolo territorio che può vantare eccellenze riconosciute e distintive – è espressione di conoscenze, saperi, tradizioni, usi e costumi consolidati nel tempo, nei territori e tra le persone che vi vivono. Queste costituiscono un elemento distintivo del Belpaese, rappresentando un potente fattore di attrazione turistica in grado di accrescere e migliorare l’immagine e la visibilità delle singole destinazioni. Tra i depositari e custodi dell’enogastronomia italiana figurano artigiani, ristoranti e botteghe storiche del gusto. I primi, attraverso il loro lavoro, mantengono vive le tradizioni, le usanze, le conoscenze che caratterizzano le produzioni e i paesaggi alimentari locali; le seconde, invece, caratterizzano il tessuto economico e sociale del nostro Paese, nei centri urbani così come nelle aree rurali, includendo quelle attività commerciali di carattere artigianale – botteghe, drogherie, ristoranti, caffè, … – che vantano un forte radicamento territoriale.
Clara Farina
Clara Farina
2025-05-22 10:25:44
Numero di risposte: 5
L’Italia ha un patrimonio di prodotti, identità, culture e paesaggi unico al mondo: tutte le regioni e province italiane possono vantare almeno una produzione certificata. La ristorazione è uno dei capisaldi dell’offerta enogastronomica dell’Italia. Dà visibilità alle produzioni e alla specialità culinarie locali, offre prelibatezze, consente di scoprire piatti di altre Regioni e Paesi. Vino ed olio sono fra i prodotti più rappresentativi del patrimonio agroalimentare italiano. Nel nostro Paese sono presenti 129 musei del gusto al 2021, diffusi sul territorio. Percorsi come le Strade del vino e dei sapori, soprattutto se fruibili a piedi e in bicicletta, appagano il desiderio di stare all’aria aperta e di vivere le aree rurali.
Ermes D'amico
Ermes D'amico
2025-05-22 09:35:29
Numero di risposte: 6
Il patrimonio nazionale è ricco, con tutte le regioni che hanno eccellenze e specificità in termini di prodotti, ricette, piatti tipici. Sicilia, Emilia-Romagna e Campania sono per gli italiani le migliori regioni dal punto di vista enogastronomico, Napoli, Bologna e Roma tra le città. Siamo oggi i primi viaggiatori enogastronomici del Paese, ma il fatto che non conosciamo ancora molte delle tipicità regionali rappresenta un’opportunità per valorizzare le aree rurali ed un’occasione per far crescere il turismo interno.
Rosolino Rossetti
Rosolino Rossetti
2025-05-22 08:43:18
Numero di risposte: 10
Nei piccoli comuni cresce e si diffonde il 92 per cento dei prodotti tipici italiani. Ben 270 dei 293 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) italiani riconosciuti dall’Unione Europea hanno a che fare con i piccoli comuni che, nel dettaglio, garantiscono la produzione di tutti i 52 formaggi a denominazione, del 97% dei 46 olii extravergini di oliva, del 90% dei 41 salumi e dei prodotti a base di carne, dell’89% dei 111 ortofrutticoli e cereali e dell’85% dei 13 prodotti della panetteria e della pasticceria. Ma grazie ai piccoli centri è garantito anche il 79 per cento dei vini più pregiati che rappresentano il Made in Italy nel mondo. Una risorsa per l’Italia che può contare su un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari tramandate da generazioni in un territorio unico per storia, arte e paesaggio che sono le principali leve di attrazione turistica.