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Come è nato il ristorante?

Kociss Greco
Kociss Greco
2025-05-20 11:10:23
Numero di risposte: 7
Il Ristorante così come lo intendiamo noi, un luogo formato da tavoli, un bancone bar, una cucina, menù e brigate di sala e cucina, nasce a Parigi. Il termine "Restaurant de l'estomac", coniato da monsieur Boulanger nel 1765, indicava un'idea più ampia di cibo, che al tempo veniva usato solo per accompagnare il vino nelle osterie. Nel 1782, a Parigi appunto, da Antoine Beauvillier nasce la Grande Taverne de Londres, il primo vero ristorante come lo conosciamo ora. Riprendendo l'idea di "Restaurant de l'estomac" apre le porte a quello che diventa ben presto ritrovo abituale dell'alta borghesia francese, dando il via, soprattutto dopo la Rivoluzione, a piccoli e grandi ristorantini in tutta la capitale francese.
Gastone Cattaneo
Gastone Cattaneo
2025-05-20 08:10:56
Numero di risposte: 5
Fu un cuoco parigino, il cui cognome era Boulanger, a dare al termine “restaurant” il significato che oggi conosciamo. Era il 1765, e tale Boulanger aprì un’attività di ristorazione vicino al Louvre. In essa vendeva dei “ristoranti” o “brodi ristoranti”, ossia dei consommé a base di carne. Oltre a ciò, Boulanger preparava altri piatti e, nell’insegna del suo locale, fece scrivere “Venite a me, io vi ristorerò”.
Daniela Bruno
Daniela Bruno
2025-05-20 07:01:42
Numero di risposte: 9
A Parigi inizia a manifestarsi qualche interessante avvenimento gastronomico. A questo si aggiungeva, nel 1765, l’avviamento dell’esercizio commerciale da parte del signor Boulanger dell’ormai celeberrimo “marchand de bouillon” (“mercante di brodo”). La fortuna di Monsieur Boulanger fu quella di intuire quella voglia di cambiamento che si iniziava a respirare tra le vie della capitale sulla Senna. Ecco che a farla da padrone nel suo locale era una piccola selezione di pietanze dai sapori delicati e dagli effetti salutari e corroboranti; insomma una maggiore ricercatezza della qualità e un’offerta che lasciasse spazio alle preferenze dei clienti. Ribaltato il concetto della tipica tavolata unica da taverna, l’attenzione e la cura di ogni singolo cliente portò a far accomodare gli ospiti in tavoli più intimi e già apparecchiati, inseriti in un ambiente più pulito, ben arredato e quindi più accogliente. Sulla porta del locale di rue des Poulies (oggi rue du Louvre) ci si poteva soffermare a leggere una particolare insegna: “Boulanger serve qui dei ristoranti divini”. Da qui il nome ristorante! E una volta decaduta l’aristocrazia dell'Ancien Régime, i cuochi iniziarono a mettere a disposizione i loro saperi in esercizi aperti al pubblico, aprendo nuovi ristoranti o occupando le cucine di quelli già avviati.