Chi può raccogliere tartufi?

Roberta Ruggiero
2025-09-11 23:26:13
Numero di risposte
: 6
La raccolta dei tartufi nell'ambito del territorio provinciale è permessa solo alle persone in possesso di un tesserino d'idoneità, rilasciato dal Servizio Foreste e ottenuto mediante superamento di un esame finalizzato a dimostrare la conoscenza delle specie e delle modalità di raccolta.
Chi può eseguire la raccolta: persone di età superiore a 14 anni, in possesso del tesserino di idoneità
La ricerca e la raccolta dei tartufi è libera nei boschi e nei terreni non coltivati, a meno che non sia evidenziato il divieto da parte del proprietario mediante appositi cartelli.
I proprietari dei terreni possono vietarvi la raccolta dei tartufi, purché posizionino apposite tabelle nei punti d'accesso alla proprietà.

Muzio Benedetti
2025-09-06 09:18:33
Numero di risposte
: 7
Non è permesso cogliere tartufi immaturi.
È obbligatorio riempire le buche precedentemente aperte per la raccolta del tartufo.
È vietata la ricerca e la raccolta del tartufo durante le ore notturne da un’ora dopo il tramonto ad un’ora prima dell’alba.
Non è possibile raccogliere tartufi nei periodi non consentiti e regolati dalla legge.
La raccolta dei tartufi in tutto il territorio italiano è regolata da specifiche leggi a livello statale e regionale, che ne regolano anche il calendario.
Ogni regione deve far riferimento e seguire le norme vigenti per la raccolta, coltivazione e commercio del pregiatissimo fungo ipogeo.
Ciò significa che regioni e province possono effettuare delle variazioni sul calendario in base al proprio territorio di appartenenza.
Noi di Tartuber prestiamo la massima attenzione alla stagionalità e alla provenienza dei nostri tartufi: rigorosamente italiani, sempre colti nel periodo dell’anno corretto e rispettando la filiera corta dei nostri cavatori.

Sonia Moretti
2025-08-24 19:53:41
Numero di risposte
: 14
La raccolta dei tartufi in Italia è regolata da apposite normative.
Il primo passo da compiere per divenire tartufaio è acquisire l’abilitazione alla raccolta, che si consegue sostenendo un esame presso la propria Provincia di appartenenza.
Ogni Regione organizza degli appositi corsi di formazione, volti a far acquisire ai futuri tartufai la consapevolezza del delicatissimo equilibrio che è alla base del ciclo vitale del tartufo.
Superato l’esame, dopo il pagamento di una tassa di concessione, bisognerà richiedere alla provincia l’apposito tesserino, che sarà valido sull’intero territorio nazionale.
La tassa di concessione va pagata ogni anno, ma solo se si esercita effettivamente la raccolta.
Una volta acquisito il tesserino, il tartufaio rimane abilitato fino ad un eventuale cambio delle regole.
Secondo la legge quadro nazionale, la raccolta dei tartufi è libera nei boschi e nei terreni non coltivati, e i proprietari di aree produttive possono riservarsi la possibilità di raccolta del tartufo attraverso l’acquisizione di un particolare riconoscimento di tartufaia controllata.

Gennaro Battaglia
2025-08-22 04:58:44
Numero di risposte
: 6
I proprietari e gli altri aventi diritto ed i conduttori che effettuano la ricerca e raccolta di tartufi sui propri fondi chiusi o debitamente chiusi, secondo le previsioni contenute nella presente legge, e su tartufaie controllate o coltivate non sono soggetti ai divieti concernenti l’ausilio ed il numero dei cani, l’uso degli attrezzi e la quantità dei tartufi raccolti.
La raccolta dei tartufi non è consentita nei fondi con recinzione, o equivalenti, di altezza non inferiore a metri 1,20, nel rispetto delle normative vigenti o equivalenti.
I fondi chiusi, esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge e quelli che si intendono realizzare successivamente, sono notificati ai competenti uffici regionali e nelle tartufaie controllate o coltivate, purché delimitate da apposite tabelle.
I conduttori o gli aventi diritto a qualsiasi titolo sui fondi, per riservarsi il diritto esclusivo di raccolta dei tartufi nelle tartufaie controllate o coltivate, le devono delimitare con apposite tabelle.
La recinzione delle tartufaie controllate o coltivate è condizione necessaria ai fini dell’ottenimento di eventuali risarcimenti per danni causati da selvatici.

Gian Sala
2025-08-10 02:39:27
Numero di risposte
: 11
Non tutti possono andare a tartufi: solo chi ha superato uno specifico esame può ottenere il tesserino (rilasciato dalla Regione di appartenenza) che lo autorizza alla raccolta.
Per superare l’esame sarà necessario dimostrare di conoscere le tecniche di raccolta dei tartufi, le normative nazionali e regionali e di sapere riconoscere le varie specie di tartufo.
Il patentino, munito di fotografia, va rinnovato annualmente.

Paolo Ferretti
2025-08-10 00:22:10
Numero di risposte
: 19
La raccolta dei tartufi può essere effettuata solo se si possiede il tesserino di autorizzazione rilasciato dalla Provincia dove il tartufaio ha la residenza anagrafica.
Il tesserino per la ricerca e la raccolta del tartufo ha una validità di sei anni e consente la raccolta del tartufo sull’intero territorio nazionale nel rispetto dei periodi, orari, divieti e modalità stabiliti dalle Leggi nazionali e locali.
Per ottenere il tesserino occorre superare un esame di idoneità che consiste in una prova scritta da sostenersi di fronte all’apposita commissione.
L’esame di idoneità verte su aspetti botanici del tartufo, modalità di raccolta dei tartufi, il tartufaio e le leggi in materia.
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