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Come esaltare il gusto del tartufo nero?

Brigitta Battaglia
Brigitta Battaglia
2025-09-04 16:11:37
Numero di risposte : 15
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Per cucinare il tartufo nero bisogna scegliere degli abbinamenti semplici che non rischino di coprire o rovinare il suo bouquet complesso e armonioso. I sapori del territorio di raccolta legati alla tradizione sono un modo sicuro di creare accostamenti che valorizzano il tartufo. Ecco alcuni abbinamenti tipici in grado di valorizzare il tartufo nero in cucina: Uova Burro Formaggi delicati Pasta Risotto Carni bianche magre Carni rosse, tartare e tagli pregiati. Il tartufo nero può essere tagliato a fette sottilissime con l’apposito tagliatartufi oppure può essere grattugiato, specialmente quando si tratta di inserirlo all’interno di salse e sughi, sempre gli ultimi minuti di cottura per evitare di cuocerlo troppo. Dopo averne messo una parte in cottura, tieni alcune belle fettine di tartufo nero da mettere direttamente sul piatto a crudo. Oltre al gusto e ai profumi sprigionati dalle fette sul piatto caldo, anche l’occhio sarà in grado di gradire la composizione.
Pierfrancesco Caputo
Pierfrancesco Caputo
2025-08-25 05:10:17
Numero di risposte : 8
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I tartufi sprigionano al meglio tutti i loro aromi proprio grazie al calore delle vivande sulle quali vengono aggiunti, e un tartufo freddo difficilmente potrà esprimere tutte le sue potenzialità quanto a gusto e profumo. Il tartufo nero, meno delicato del bianco, regge meglio il calore, ma non così tanto, quindi: Evita di soffriggerlo o rosolarlo. Aggiungilo sempre a fine cottura. Il tartufo nero risulta molto buono nei ripieni e nei paté, ed è ideale nella mantecatura finale dei primi piatti, cui dona quel tocco in più che nessun altro condimento è in grado di dare. Non dimenticaremai di guarnire i piatti finiti con delle scaglie di tartufo crudo, perché il nero, come il bianco, da il meglio di sé al naturale.
Nico Galli
Nico Galli
2025-08-15 06:40:57
Numero di risposte : 10
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Il tartufo estivo si utilizza anche in ricette con lunga cottura, salse, sughi o spezzatini: processi in grado di esaltarne a pieno il sapore, senza mai tradursi in operazioni lunghe o complesse. Il primo passaggio da compiere è dunque quello di procedere con la pulizia del tartufo: sciacquatelo sotto un filo d’acqua fredda per inumidirlo, e utilizzate uno spazzolino di media durezza per sfregarne delicatamente la superficie, al fine di rimuovere ogni residuo terroso. Una volta asciugato, sarà pronto per l’utilizzo o il consumo. In una ciotola grattugiate i tartufi precedentemente puliti e uno spicchio d’aglio. Aggiungete 2 filetti d’acciuga spezzettati (o un cucchiaio di pasta d’acciuga), il succo di mezzo limone, due giri d’olio EVO e 20g di burro a temperatura ambiente. Mescolate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Per un tocco ancora più goloso, aggiungete qualche fetta sottilissima di fontina o formaggio a vostra scelta come guarnizione, e lasciate sciogliere. Aggiustate di sale e pepe e aggiungete uno scalogno tritato finemente al tartufo grattugiato.