Come va mangiato il tartufo?

Edvige Pellegrino
2025-09-11 19:37:50
Numero di risposte
: 12
Il tartufo bianco è delicatissimo e non va mai cucinato, perché perderebbe tutte quelle caratteristiche che lo rendono tanto ricercato e costoso.
Il tartufo bianco risulta perfetto tagliato in sottilissime fette da utilizzare per guarnire piatti caldi di pasta, di carne e non solo.
Il tartufo nero, meno delicato del bianco, regge meglio il calore, ma non così tanto, quindi evita di soffriggerlo o rosolarlo.
Aggiungilo sempre a fine cottura.
Il tartufo nero risulta molto buono nei ripieni e nei paté, ed è ideale nella mantecatura finale dei primi piatti, cui dona quel tocco in più che nessun altro condimento è in grado di dare.
Non dimenticare mai di guarnire i piatti finiti con delle scaglie di tartufo crudo, perché il nero, come il bianco, da il meglio di sé al naturale.
I tartufi sprigionano al meglio tutti i loro aromi proprio grazie al calore delle vivande sulle quali vengono aggiunti, e un tartufo freddo difficilmente potrà esprimere tutte le sue potenzialità quanto a gusto e profumo.
Il tartufo bianco è delicatissimo e non va mai cucinato,
Il tartufo nero risulta molto buono nei ripieni e nei paté, ed è ideale nella mantecatura finale dei primi piatti.

Nick Verdi
2025-09-04 16:17:21
Numero di risposte
: 14
Il tartufo bianco si mangia rigorosamente crudo, mentre quello nero può essere cotto, ma senza esagerare. Nessun tipo di preparazione elaborata, men che meno cotta, renderà giustizia alle caratteristiche del tartufo bianco. Dovrete semplicemente spazzolarlo molto delicatamente senza bagnarlo. Il contatto con il lieve calore della portata consentirà al tartufo di sprigionare tutto il suo profumo dai piacevoli sentori di nocciola. Il tartufo nero si presta benissimo a essere aggiunto nella preparazione di ripieni per paste o sformati in abbinamento con formaggi delicati e cremosi. Meglio ancora se tritato grossolanamente e aggiunto per la realizzazione di pâtè da gustare tiepidi o leggermente caldi. Per assaporare al meglio il tartufo bianco il consiglio è quello di consumarlo crudo – preferibilmente lamellato – su piatti dal sapore neutro. Il tartufo nero si abbina perfettamente dagli antipasti fino ai secondi.

Concetta Costantini
2025-08-30 14:41:12
Numero di risposte
: 11
Il tartufo nero acquistato in negozio o nei supermercati è di solito già pulito e pronto all'uso. Potete quindi usarlo subito per preparare tanti piatti gustosi. Partiamo dagli antipasti, dove il tartufo grattugiato o tagliato a scaglie viene aggiunto a crudo alle ricette, creando un mix di profumi avvolgenti e inebrianti. Immanicabili in una cena tipica, sono i crostini al tartufo e formaggio. Per impreziosire una semplice insalata, potete affidarvi alla salsa tartufata, realizzata con una base di yogurt, aromatizzata con il tartufo grattugiato, uno spicchio d'aglio tritato e un po' di aneto. Un piatto fresco a base di tartufo potete prepararlo con del carpaccio di manzo, della rucola, funghi crudi e tartufo nero. Il tartufo nero si presta per molte preparazioni, per esempio potete usarlo come condimento per dare profumo a un risotto alla parmigiana, per esaltare piatti a base di formaggio o per dare una nota particolare a una vellutata. Potete anche servire una polenta al formaggio con tartufo nero a scaglie. Un abbinamento un po' insolito è tartufo e pesce, tuttavia con questi due ingredienti potete realizzare un antipasto raffinato. Il nostro consiglio è di evitare di lavarlo sotto un getto di acqua fredda, perché rischiereste di sciupare un così prezioso ingrediente. Se l'avete raccolto voi stessi o vi è stato regalato occorre pulire il tartufo con una spazzolina per rimuovere i residui di terra.

Bruno D'amico
2025-08-19 10:36:35
Numero di risposte
: 16
Lo si consumi crudo, lamellato con l’apposito tagliatartufi su piatti tendenzialmente neutri, base essenziale per valorizzarne il profumo articolato, intenso e travolgente.
La carne cruda battuta al coltello, l’uovo fritto, i tajarin in bianco, la fonduta sono forse i migliori esempi di come il profumo del tartufo possa stupire.
A seconda delle diverse realtà territoriali, il Tuber melanosporum è presente dagli antipasti fino ai secondi, in diverse forme: tritato con funghi e olio d’oliva su crostini caldi, pestato nel mortaio con olio e sale a condire splendide porzioni di pasta, tagliato a fette e cotto insieme a sublimi arrosti.
È giusto anche ricordare che il Tuber melanosporum è un prodotto molto apprezzato soprattutto in Francia, dove ha ampia visibilità nella cucina: lo si può gustare tritato su uovo à la coque oppure lamellato su crostini o verdure quali patate, carote, carciofi e sedano.

Romano Gentile
2025-08-10 05:44:15
Numero di risposte
: 14
Il suo gusto comunque è talmente intenso e inconfondibile che le quantità che servono per profumare i piatti e per essere apprezzato sono davvero minime.
A questo punto ci si potrà chiedere: il tartufo si mangia crudo o cotto?
Esiste una regola non scritta ma sacra per chi ama il tartufo: il pregiatissimo tartufo bianco si consuma solo ed esclusivamente crudo, il nero può anche essere leggerissimamente cotto.
Il tartufo bianco può essere affettato molto sottilmente con l’apposito affetta tartufo e posto sulla pietanza già cotta, dove il calore servirà a far meglio sprigionare i suoi aromi senza deteriorarli.
Il tartufo nero, invece, può affrontare la cottura, purché sia brevissima e non violenta.
Ne è testimonianza la quantità di ricette in cui il tartufo nero è presente nei ripieni o nei condimenti di tanti primi piatti, in sformati e paté.
Ovviamente anche il tartufo nero è ottimo consumato crudo, magari grattugiato sulle pietanze in cui è già presente cotto, per dare più carattere al piatto, perché anche il nero dà comunque il meglio di sé crudo.
La regola generale per dare vita ad abbinamenti di successo con il tartufo è una: visto che già il suo aroma e il suo gusto sono di una certa importanza, sarebbe bene affiancare il tartufo a piatti non particolarmente elaborati; meglio optare per piatti semplici, con pochi ingredienti, in modo da non creare una “confusione gustativa”.
Come nel famoso caso dell’uovo fritto con il tartufo bianco: un piatto elementare, composto da un unico ingrediente, che accompagna il re dei tartufi, cha a questo modo può essere assaporato al meglio, senza interferenze di gusto.
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