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Dove è nato il tartufo nero?

Fausto Mazza
Fausto Mazza
2025-09-04 22:30:00
Numero di risposte : 14
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Il tartufo è un fungo ipogeo, nasce e cresce sottoterra vicino alle radici di alcune tipologie di alberi tipici del territorio umbro, in particolare querce, noccioli, pioppi e tigli. Il tartufo si lega alla pianta che lo ospita tramite un reticolo di filamenti che permette lo scambio di acqua, sostanze nutritive e sali minerali. Esistono diverse varietà di tartufi in Umbria, ma quella più diffusa è il tartufo nero pregiato, o tartufo di Norcia. Si trova da novembre a marzo lungo il fiume Nera, sulle montagne nei pressi di Spoleto, Trevi e sul monte Subasio. Tutte zone dal terreno calcareo, ricco di argilla, dove si possono trovare le tipologie di alberi adatti alla crescita del tubero.
Mariapia Gallo
Mariapia Gallo
2025-08-26 22:38:02
Numero di risposte : 11
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Il nome “tartufo” deriva dall’unione di due termini di origine latina, nello specifico “terrae” e “tufer”, letteralmente “escrescenza della terra”. Conosciuto e adoperato già dai popoli antichi del Mediterraneo, le prime notizie concrete giungono a noi dalla Grecia con il primo vero studioso di tartufi, il discepolo di Aristotele Teofrasto nel 300 a.C., secondo il quale il tartufo nasceva dall’incontro fra la pioggia e il tuono d’autunno. Plutarco, allo stesso modo, lo definì nel I secolo d.C. il frutto dell’unione fra l’acqua, il fuoco e il fulmine, una versione che si avvicina molto a quella dell’Imperatore romano Nerone, che lo proclamò “il cibo degli Dei”. Il tartufo nero pregiato in tempi moderni Nel Medioevo il tartufo non veniva consumato perché etichettato come cibo del Male, presumibilmente velenoso – credenza fortificata dal fatto che i tartufi erano in grado di svilupparsi praticamente ovunque, compresi i terreni solcati da nidi di vipere o addirittura carcasse. Grazie al Rinascimento però il suo potere culinario venne riscoperto, finendo per essere fra i sapori più ricercati delle più famose Corti, dai Medici a Firenze fino alle corti francesi, dove si affermò e consolidò un amore per il tartufo nero pregiato che dura tutt’ora. La storia del tartufo nero è quindi antica e intrisa di racconti, scritti, leggende e vuoti, talvolta frutto di credenze dell’epoca e altre volte opera di studiosi e poeti: una storia curiosa e millenaria, per un prodotto dalle eccezionali qualità, che davvero può essere considerato un cibo divino.
Bruno Colombo
Bruno Colombo
2025-08-19 20:08:59
Numero di risposte : 14
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Il Tartufo Nero pregiato, chiamato anche “Nero di Norcia” Il Tartufo Nero estivo, chiamato anche Scorzone I tartufi vengono trovati in zone libere, per esempio nei boschi, nelle pinete, lungo il bordo dei campi e delle strade, ma anche in zone controllate chiamate “tartufaie”, ovvero terreni in cui vengono piantate particolari tipi di piante micorrizzate. I tartufi nascono cioè sotto terra e cresce vicino alle radici di alcuni alberi, molto comuni nel nostro territorio, come ad esempio le Querce, i Noccioli, i Pioppi, i Tigli. Il Tartufo è un fungo ipogeo.
Iacopo Ferri
Iacopo Ferri
2025-08-11 09:18:17
Numero di risposte : 10
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Il tartufo nero pregiato è diffuso in molte nazioni europee, tra cui Francia in primis, dove prende il nome di truffe noire du Périgord, in Spagna, Bulgaria e Portogallo. Il tartufo nero pregiato si trova anche in Italia, in particolare in Liguria, Lombardia, Trentino. La regione italiana più nota per il tartufo, sia per ragioni commerciali che storiche che culturali, è il Piemonte. Il tartufo estivo scorzone è presente, oltre che in Italia, anche in Turchia, Corea del Nord, Corea del Sud e Marocco. Il Centro Nazionale Studi sul Tartufo censisce 29 paesi in cui si trovano tartufi, tra cui Francia, Spagna, Bulgaria, Portogallo e molti altri. La Francia è uno dei paesi con il maggior numero di varietà di tartufi, con 24 varietà registrate. Il tartufo nero du Périgord, il tartufo nero pregiato, è uno degli esempi di tartufo che prende il nome dalla zona di diffusione, come avviene anche in Italia con il tartufo di Alba, di Norcia o di Acqualagna.