Come tagliare il tartufo?

Giacinto Guerra
2025-09-12 21:37:00
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: 14
Per tagliare il tartufo è importante che sia pronto per essere cucinato e quindi andrebbe sempre utilizzato a temperatura ambiente. Il tartufo andrebbe pulito a dovere, ma solo poco prima di essere cucinato, con un panno umido per la pulizia di fino e uno spazzolino a setole morbide per le incrostazioni più resistenti. Ma quale strumento si utilizza per affettare il tartufo? Dovresti usare un apposito affettatartufi, un oggetto pensato apposta per affettarlo in modo sottile e uniforme. In mancanza di un affettatartufi è possibile, con la dovuta attenzione, utilizzare un pelapatate. Soprattutto nel caso del tartufo bianco è necessario affettare il tartufo in modo sottile e uniforme, per evitare di rovinarlo, ecco perché sarebbe sempre meglio utilizzare un affettatartufi ma, con la dovuta attenzione, anche in questo caso si può provare con un pelapatate molto affilato. Per quanto riguarda il tartufo bianco, però, andrebbe evitata la grattugia, poiché verrebbe irrimediabilmente rovinato. Il tartufo nero invece può essere grattugiato senza grossi problemi durante la preparazione della pietanza, pochi minuti prima della fine della cottura, facendo attenzione a non bruciarli. Inoltre, come già anticipato, il tartufo bianco va affettato solo a crudo sopra il piatto ancora caldo.

Ubaldo Benedetti
2025-09-04 03:10:16
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: 13
Per tagliare un tartufo abbiamo bisogno di un semplice attrezzo: il taglia tartufo.
Il taglia tartufo, chiamato anche affettatartufi, è un semplice attrezzo simile ad una grattugia, composta da una base che può essere di legno o acciaio, e di una lama in cui si fa scorrere il tartufo per tagliarlo a fette.
L'utilizzo è semplice: basta regolare la lama d'acciaio (che può essere seghettata o liscia) dello spessore desiderato, e far scivolare il tartufo sul corpo dell' affetta tartufi (che può essere in legno o acciaio inox).
Questo movimento porterà ad ottenere fette di tartufo tutte dello stesso spessore, da far cadere su un bel piatto di tagliolini o uova al tegamino.
La lama del taglia tartufo può essere regolata fino a 3mm in base alla vostra esigenza.

Kai Negri
2025-08-24 14:50:27
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: 10
Per tagliare il tartufo è bene usare una mandolina apposita, chiamata taglia tartufi o grattugia per tartufi Microplane.
Si tratta di un accessorio in acciaio inox che presenta una lama tagliente e regolabile, per avere delle fettine sottili o sottilissime di tartufo.
Il galateo insegna di farlo direttamente a tavola, in modo da non dare l’impressione di ‘contare’ lontano dai commensali le fettine di tartufo che cadono in ogni piatto.
Il tartufo andrebbe pulito del tutto solo al momento dell’utilizzo.
Prima di tutto si potrà procedere alla pulizia, con uno spazzolino, qualche goccia d’acqua – non troppa – ed eventualmente un coltellino per pulire le particine più difficili.

Donatella Lombardi
2025-08-17 03:01:25
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: 13
Per godere al meglio del sapore sprigionato da questo fungo, sono necessari alcuni passaggi fonamentali da eseguire prima di tagliarlo o affettarlo con un strumento professionale.
E’importante inoltre che il tartufo sia stato conservato correttamente e pulito dalla terra.
Togliere la terra dal tartufo con un pennello o spazzolino
Importante: non mettere il tartufo sotto l’acqua
Prendere l’affetta tartufi e pulirla con acqua
Posizionarsi sopra il piatto e far scivolare dolcemente il tartufo sulla lama
Tagliare sempre a spicchi o strisce sottili e lascia che facciano la loro magia
Prima di utilizzare l’affetta tartufi è comunque importante pulire bene il tartufo con un pennello o spazzola dalle setole medio/dure e un filo di acqua corrente.
In caso di tartufi molto grandi converrà tagliare solo la parte da utilizzare.
Inoltre è opportuno affettare il tartufo solo quando il piatto sarà in tavola, quindi poco prima di essere mangiato, così da non perdere nulla delle sue pregiate qualità.

Annamaria Conte
2025-08-09 17:49:10
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: 10
Il tartufo bianco, il tuber magnatum pico, è una qualità molto aromatica, dal profumo persistente. La sua caratteristica è proprio il profumo, non la consistenza: la scorza esterna è delicata, a differenza del tartufo nero, e deve essere affettato il più sottile possibile. Ha bisogno di una lamella sottilissima, in bocca deve somigliare ad un'ostia. Le fette di tartufo si misurano in micron, un centesimo di millimetro, praticamente come i capelli: sono spessori finissimi. Si deve esaltare l'aroma, l'esperienza aromatica. Il tartufo nero, invece, può essere tagliato in modo leggermente diverso, con uno spessore maggiore per avere una maggiore consistenza. Non va lamellato troppo fino, altrimenti si perde. L'affettatartufi deve avere una lama affilatissima e un corpo non in acciaio, per evitare attrito ed effetto ventosa. È importante anche che l'affettartufi non faccia gioco tra una fetta e l'altra, per ottenere lamelle di tartufo tutte dello stesso spessore. In generale, i tartufi si affettano, non si grattugiano come il parmigiano, tranne rare eccezioni con il tartufo nero.
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