Che differenza c'è tra gourmet e gourmand?

Tancredi Messina
2025-06-14 15:10:13
Numero di risposte: 5
Il termine "gourmet" deriva dall'incrocio di due parole del francese antico: groume, cioè garzone, e gourmand, che vuol dire goloso, quindi si potrebbe tradurre con "buongustaio". Inizialmente il termine veniva utilizzato in riferimento a una persona addetta alla degustazione di vini, ma successivamente fu incluso anche nell'ambito della buona cucina, come esperto nella preparazione del cibo o nella sua degustazione, come intenditore. Con il termine gourmet si descrive in generale l’alta cucina, cioè ristoranti che hanno pietanze con ingredienti sofisticati lavorati con molta attenzione, per avere un prodotto finale di altissima qualità e dall’ottimo aspetto visivo.

Antonina Palumbo
2025-06-07 08:33:10
Numero di risposte: 4
Intorno al XVIII secolo, questa parola si fonde con “gourmand”, ghiotto, goloso, dando vita alla figura del gourmet. Inizialmente, il gourmet era un garzone presso i mercanti di vini: sicuramente non un personaggio di estrazione sociale molto nobile, ma qualcuno in grado di acquisire una certa esperienza in quanto assaggiatore. Con il passare del tempo il termine gourmet è stato sempre più associato al buongustaio, colui che ama ed è esperto di buona cucina.

Ippolito Ferraro
2025-06-02 09:47:17
Numero di risposte: 6
Se cercate in rete la differenza fra gourmet e gourmand, troverete bellissime definizioni “ufficiali” dove il primo è un fine conoscitore del cibo, del vino e della buona cucina nelle sue forme più raffinate, mentre il secondo, senza tanti giri di parole, è più che altro un golosone che ama cibo e vino in gran quantità.

Romano Gentile
2025-05-28 21:04:58
Numero di risposte: 6
Nello specifico, il sostantivo gourmet indica una persona dotata di una conoscenza approfondita del buon cibo e della buona cucina che, grazie al suo palato sopraffino, riesce a discernere qualità e preparazioni di ciò che assaggia. È anche un raffinato conoscitore dei vini, e può giudicarne con competenza gli accostamenti e le proprietà.
Quando si parla di gourmand, ci si riferisce ad un grande appassionato di buon cibo e buon vino, senza alcun riferimento alle sue competenze culinarie. Il gourmand è l’amante della buona tavola, che apprezza cibi e bevande di qualità e, spesso, non sta attento alla quantità delle porzioni.

Patrizia Mancini
2025-05-18 23:22:25
Numero di risposte: 6
Il dizionario inglese Merriam-Webster sottolinea che nei primi secoli la declinazione principale era negativa: chi è eccessivamente incline al bere e al mangiare. Solo in seguito, il gourmand diventa chi ricerca il piacere del cibo, nelle sue varie declinazioni e anche nella sua varietà. Ma resta il senso generico di persona ghiotta, un senso spostato più sulla quantità che sulla qualità: una buona forchetta, si dice in italiano.
I vocabolari francesi sono abbastanza netti sul primo significato di gourmet: persona che apprezza il vino e ne dimostra una buona conoscenza, persona che degustando un vino ne sa determinare la provenienza, l’età e altre caratteristiche. Quindi: innanzitutto spostato più sul sapere che sul piacere. E poi soprattutto, più sul vino che sul cibo. Per estensione, e solo dal XVIII secolo, gourmet indica anche chi porta nelle cose relative alla tavola un’attenzione alla qualità e alla raffinatezza.

Vincenzo De Santis
2025-05-11 06:36:38
Numero di risposte: 3
Il primo è un raffinato conoscitore del cibo, il secondo è un goloso irrefrenabile. Due profili psico-socio-fisici che possono risiedere nella stessa persona, contemporaneamente o a stadi alterni. Come nel caso di Gianluca Biscalchin, autore di Prêt-à-gourmet, che da gourmand si è evoluto in gourmet, non senza inciampi e imbarazzi.

Nunzia Grasso
2025-05-02 23:39:38
Numero di risposte: 4
Meglio essere gourmand o gourmet? Il primo è un mangiatore compulsivo che gode ingurgitando cibo. Il secondo un fine conoscitore che riflette e attiva il giudizio critico mentre porta la forchetta alla bocca.
È il gastronomo francese a distinguere le due attitudini dei mangiatori per passione. Il gourmet è colui che sa “cogliere il particolare sapore della coscia sulla quale la pernice si è appoggiata nel sonno. Con il rischio però di troppo tecnicismo e derive integraliste che allontanano dal piacere. Il gourmand invece è il ghiottone, che scollega le sinapsi quando arriva un arrosto fumante e addenta la coscia della suddetta pernice. Ma la beata ignoranza rischia di non rendere completo il suo godimento.
Il gourmet è il risultato di una selezione naturale.
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