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Perché in autunno si ha più fame?

Cirino Coppola
Cirino Coppola
2025-08-06 02:51:33
Numero di risposte : 18
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La prima spiegazione si trova nello squilibrio del nostro orologio biologico: all’aumentare delle ore di buio, aumenta infatti anche l’appetito. Non solo: il desiderio di mangiare di più è legato soprattutto ai neurotrasmettitori, che regolano varie funzioni dell’organismo come tono dell’umore, ritmo sonno-veglia, appetito e sazietà. Con l’arrivo delle giornate più corte calano serotonina, dopamina ed endorfine, il cui ruolo è modulare le sensazioni di benessere e serenità. La riduzione dei neurotrasmettitori in circolo provoca un calo del tono dell’umore, qualche disturbo del sonno e una leggera forma di depressione, che gli esperti definiscono “disturbo affettivo stagionale” e che istintivamente tutti noi cerchiamo di contrastare ricorrendo alla sensazione di benessere data dal cibo. Non sottovalutiamo, poi, il ruolo del freddo: le basse temperature ambientali obbligano il nostro organismo ad un maggior dispendio energetico per garantire la temperatura corporea costante.
Walter Gallo
Walter Gallo
2025-08-01 12:46:01
Numero di risposte : 9
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Con l’arrivo dell’autunno, il cambio dell’ora legale e le giornate prive di sole, molte persone soffrono di malinconia. Hanno fame costante di dolci, malumore, sonno alterato, depressione, stipsi, anoressia sessuale, mania di ordine e pulizia. Queste persone sono colpite da disturbo affettivo stagionale, in inglese SAD (Seasonal affective disorder), poco conosciuto e molto sottovalutato, che colpisce il 20% della popolazione. Le conseguenze? Un’eccessiva sintesi di melatonina durante l’autunno e l’inverno che portano aumento dell’appetito e ipersonnia.
Grazia Rinaldi
Grazia Rinaldi
2025-07-23 02:48:57
Numero di risposte : 12
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Capita a tutti ed è normale, non sentitevi strani: il nostro corpo necessita di un maggior dispendio energetico per regolarizzare la temperatura corporea e riequilibrarsi con il cambio di stagione. In autunno si assiste ad una riduzione dei livelli di serotonina. Con il diminuire delle ore di luce, diminuiscono anche i livelli di serotonina, mentre aumentano quelli di melatonina. Le conseguenze? Un’eccessiva sintesi di melatonina durante l’autunno e l’inverno che portano aumento dell’appetito e sonnolenza. L’alimentazione e una dieta funzionale sono fondamentali per evitare di peggiorare la SAD e soprattutto evitare di ingrassare.
Domingo Coppola
Domingo Coppola
2025-07-17 14:14:40
Numero di risposte : 11
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Se in autunno si mangia di più, non è soltanto per dimenticare l’estate e le sue gioie, ma dipende anche dal nostro DNA: siamo pur sempre dei mammiferi e i sintomi del mal d’autunno, fame stagionale inclusa, potrebbero essere ricondotti a una sorta di residuo ancestrale del ‘letargo’, con la differenza che, mentre orsi e marmotte si abbuffano e poi si addormentano aspettando primavera, a noi del letargo restano solo i chili di troppo e un bisogno di dormire difficile da soddisfare.
Sabrina Bellini
Sabrina Bellini
2025-07-09 09:53:23
Numero di risposte : 9
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Se la primavera è la stagione delle diete, l’autunno è quella della fame nervosa, o “emotional eating” per dirla con gli anglosassoni, una reazione comune con l’arrivare del freddo e l’accorciarsi delle giornate. Invece di autocondannarsi e considerarsi delle pappemolli, forse la prime cosa che bisognerebbe fare è quella di accettare il fatto che il desiderio di rifugiarsi nel cibo è una reazione normale e – in un certo senso inevitabile anche a causa della nostra biologia.
Soriana Rinaldi
Soriana Rinaldi
2025-06-30 06:36:01
Numero di risposte : 11
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Quando la serotonina si riduce, si ha tristezza, insonnia, mal di testa,
Carmela Greco
Carmela Greco
2025-06-30 05:17:21
Numero di risposte : 15
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Nei mesi freddi il nostro organismo ci segnala la sua necessità di produrre calore attraverso la richiesta di cibo, da usare come fonte di energia e di riscaldamento: in questo modo otteniamo il clore di cui abbiamo bisogno senza eccedere con le calorie.
Bruna Messina
Bruna Messina
2025-06-30 03:27:57
Numero di risposte : 13
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La voglia di abbuffarsi di cibo al primo accenno di freddo può essere profondamente radicata nella nostra composizione biologica. È un impulso di sopravvivenza di un tempo precedente, quando i nostri corpi avrebbero cercato di immagazzinare tutte le calorie che potevano per aiutarci a sopravvivere in tempi di scarsità, proprio nello stesso modo in cui gli animali selvatici accumulano grasso corporeo in preparazione del letargo. Questo spiega anche perché desideriamo ardentemente cibi ricchi di carboidrati, zucchero e grassi: i nostri corpi sperano di mettere da parte abbastanza scorte per garantire l’autoconservazione. Un altro fattore da considerare è che consumare calorie serve anche a riscaldare il corpo, perché permette di aggiungere energia al nostro sistema. Poiché il freddo fa abbassare la temperatura corporea, molte persone avvertono il bisogno di mangiare di più. Anche se ci sono ragioni biologiche per cui possiamo desiderare più cibo in inverno, parte di questa tendenza è anche psicologica e profondamente radicata nella nostra cultura. Fin dall’infanzia ci viene insegnato ad associare l’autunno e l’inverno a piatti pesanti e ricchi piuttosto che a insalate e altri piatti più freddi.