Cinema
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Cosa hanno in comune i migliori film del 2019
Cosa hanno in comune i migliori film del 2019? Sul sito di Cineforum.it è apparsa qualche mese fa la classifica dei migliori film del 2019. La lista è stata redatta sulla base dei voti dati dalla critica cinematografica italiana a 20 film usciti nelle sale. Pertanto ho deciso di investire parte della mia quarantena nella visione dei film presenti nella lista che mi mancavano. Ho quindi stilato la mia classifica personale, ovviamente diversa – più per gusto che per competenze – da quella pubblicata da Cineforum. Dedicandomi alla visione delle pellicole citate, mi sono accorta che era possibile tracciare un filo conduttore che accomunava tutti i titoli e che emergeva…
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Crescere con Bertolucci in sei film
Con la morte di Bernardo Bertolucci muore anche un pezzetto di me. Crescere con Bertolucci in sei film è un omaggio al suo cinema. Bertolucci è stato infatti il primo regista che mi ha fatto avvicinare e appassionare al cinema.
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Cinque motivi per vedere Sulla mia pelle
Ci sono almeno cinque motivi per vedere Sulla mia pelle di Alessio Cremonini. Questo film racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, il trentunenne romano arrestato, picchiato e lasciato morire mentre si trovava in custodia cautelare.
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Annientamento, tra libro e film
Libri e film sono due modalità espressive completamente diverse tra loro, quindi solitamente evito di accostarle o di definirne una migliore dell’altra. Gli adattamenti cinematografici di romanzi o racconti brevi dipendono molto dalla soggettività di sceneggiatori e registi e non sempre quello che ci immaginiamo noi mentre leggiamo un libro corrisponde a quello che effettivamente poi viene rappresentato sul grande o piccolo schermo.
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Twin Peaks per immagini e la potenza visiva
Il cinema, prima che diventasse narrazione coi fratelli Lumière, era immagine. Immagine in movimento, qualcosa di mai visto prima, una nuova travolgente forma d’arte che celava la magia dietro un banale difetto ottico. E così nacque il cinema di Méliès, non a caso un illusionista per mestiere. Georges Méliès dava vita a geniali piccoli film ricchi di effetti speciali rudimentali che pescava direttamente dalla sua valigia di mago, rendendo vivo lo stupore nello spettatore, che rimaneva ammaliato e perturbato di fronte all’incanto della sua maestria.