I miei scritti
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I narcisi di Wordsworth: il quotidiano diventa poesia
Con la zona rossa si torna ad accontentarsi di trovare la meraviglia nelle piccole cose, come nei narcisi di Wordsworth. Il peso di non poter viaggiare è ormai diventato un fardello, perché il giusto sacrificio che ci viene imposto richiede di rinunciare spesso al nostro benessere psicologico, che a volte solo l’aria aperta e i paesaggi a cui siamo legati ci danno. Ma la letteratura ci viene in soccorso, come spesso accade, facendoci immaginare luoghi lontani, nuove avventure, bellezze inesplorate dal corpo perché percorribili solo con la fantasia. Perciò basta qualche narciso nano sul balcone di casa a stimolare il processo che William Wordsworth chiamava “recollection in tranquillity”, la reminiscenza…
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Perdonare un tradimento: come porto le mie corna
In perdonare un tradimento: come porto le mie corna condivido con voi cosa significa avere le corna. E soprattutto come ho imparato a portarle con orgoglio. Sto per entrare nel settimo anno di relazione con la persona che mi ha tradito. Ricordo come se fosse oggi che quando ci incontrammo dissi a questa persona che avrei accettato tutto nella vita di coppia, ma non un tradimento. Un po’ perché lo avevo già subito una volta, anche se ero solo una ragazzina. Un po’ perché sono un Leone e i leoni sono orgogliosi. Io sono orgogliosa. Ma con il tempo, dopo questo tradimento, ho imparato a lasciarlo andare l’orgoglio, perché altrimenti…
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Odio la scuola ma mi manca
Quando decidi di fare l’insegnante nessuno ti dà il libretto di istruzioni su come affrontare le problematiche che incontri a scuola. L’università e gli studi ti forniscono gli strumenti necessari per la gestione della didattica, ma nessuno ti spiega come reagire di fronte a uno studente che ha perso qualcuno di caro per una inaspettata pandemia globale. A questo punto puoi percorrere due strade diverse: continuare a portare avanti la didattica, fissare verifiche e interrogazioni a distanza, concentrarti sulla tua materia e fare finta di niente. Oppure puoi fermarti per un istante e accettare il fatto che forse qualcosa deve cambiare. Che tu devi cambiare, perché sono le circostanze che…
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Lo zainetto di Y
E’ una fredda giornata di novembre. Sto tornando da scuola a piedi, assorta nei miei pensieri, mentre il vento gelido mi spinge un po’ dove vuole. Ho appena imboccato la mia via di casa, le mani ben calate nelle tasche della giacca. A un certo punto si para davanti a me un ragazzo, che inizia a chiedermi informazioni. E’ giovane, non tanto alto, sembra infreddolito, i suoi vestiti non mi sembrano molto adatti alla stagione. Ha uno zainetto sulle spalle e mi sembra spaesato. Mentre mi avvicino lo osservo guardarsi intorno. Siamo ormai a due passi di distanza e mi saluta con un sorriso smagliante. Nella mia mente passano tanti…
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L’arte straniante di Viveka Assembergs
Stavo girovagando per l’ospedale della mia città in attesa di un controllo e mi sono imbattuta per caso in una installazione di Viveka Assembergs che ha subito colpito la mia attenzione. Si trovava in uno dei corridoi di congiunzione tra la zona ristoro e l’accesso agli ambulatori ed era lì tra altre opere d’arte, ubicate nella galleria di un ospedale per dare sollievo, forse, a chi vi si reca carico di sofferenza. L’installazione, dal titolo La linea della vita, è realizzata in rami di faggio, ferro e bronzo. Una donna stilizzata è posta nell’angolo inferiore a sinistra, come ad osservare l’intricato labirinto di rami che la avvolge. Dei versi di…
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Il turismo della memoria: limiti e contraddizioni
La Giornata della Memoria si avvicina anche quest’anno, con la differenza che, da questa estate, la mia percezione su ciò che è stato lo sterminio nazi-fascista è mutata, dal momento in cui mi sono scontrata con la realtà del turismo della memoria. Questo perché sono stata in Germania e ho visitato due campi di concentramento: Dachau e Buchenwald. Qui ho ripercorso le dolorose tracce di una della pagine più mostruose della storia europea. La mia esperienza in Germania Ho camminato all’interno di cimiteri a cielo aperto, provando un costante brivido dietro la schiena, avendo la sensazione di essere seguita e osservata costantemente. Avevo paura mentre mi muovevo tra le baracche…
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Intersezionalità: antispecismo e movimento LGBTQI
In data 16 giugno 2019 mi è stato chiesto di intervenire in occasione della conferenza Intersezioni. Diritti senza confini, racconti di lotte per un mondo migliore. Il dibattito è stato organizzato dall’associazione Essere Animali ed è stato inserito nella programmazione del festival Live Green. Insieme a me vi hanno preso parte anche Tomoko Mottola, attivista di Sea Shepherd e Sea Watch3, e il filosofo Leonardo Caffo. Il mio intervento era mirato a individuare l’intersezionalità tra antispecismo e il movimento di liberazione LGBTQI. Il valore dell’intersezionalità tra antispecismo e comunità LGBTQI La mia esperienza di attivista nasce e si sviluppa in relazione al concetto di oppressione. Sono fermamente convinta che l’oppressione…
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Le quattro e trentasette
Le quattro e trentasette è il racconto con il quale ho partecipato alla sesta edizione del concorso letterario promosso da LUBERG, Associazione Laureati Università di Bergamo. Il racconto si è classificato tra i dieci finalisti ed è stato pubblicato da Sestante Edizioni.