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Come faccio a capire dove è zona di tartufi?

Pablo Moretti
Pablo Moretti
2025-08-08 14:58:59
Numero di risposte : 13
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I tartufi vengono trovati in zone come boschi, terreni non coltivati e lungo gli argini dei fiumi, ma anche in zone controllate, cioè nelle tartufaie, terreni in cui vengono piantati particolari tipi di piante micorizzate. La raccolta avviene prevalentemente in zone più fresche con umidità costante tutto l’anno. Si trova soprattutto in ambienti protetti dall’azione diretta dei raggi solari, come valli profonde e versanti esposti a Nord. Indispensabile per un tartufaio è conoscere il posto dove si trovano le tartufaie, chiamate anche “pasture”.
Marcello Gentile
Marcello Gentile
2025-08-08 14:46:53
Numero di risposte : 10
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I luoghi che risultano più consoni alla vita del tartufo sono le zone boschive, in assenza di piante erbacee e con una presenza arborea inferiore al 30% del totale. Qualitativamente il terreno più adatto ha origine calcarea e risulta mediamente permeabile. Vi sono poi delle piante in prossimità delle quali è più probabile imbattersi nella presenza di tartufaie. In questo caso è importante distinguere tra le due qualità esistenti, ovvero il tartufo bianco e quello nero. Le piante simbionti caratteristiche del tartufo bianco sono il salice bianco, il tiglio, il nocciolo, la farnia, il rovere, il carpino nero, la roverella, il pioppo, il cerro e il salicone. Inoltre un terreno più fertile per questa tipologia di tartufo non è eccessivamente permeabile ma areato, ha origine calcarea, argillosa o sabbiosa e risulta povero di azoto e fosforo in favore invece del potassio. Il tartufo nero invece, viene rinvenuto in prossimità di cerro, nocciolo, leggio, tiglio, carpino nero, cisto e roverella. Anche in questo caso un terreno povero di fosforo e azoto risulta particolarmente favorevole alla crescita di questo tubero, mentre dal punto di vista della composizione, il tartufo nero predilige aree calcaree ma ad alto contenuto di detriti e pietrisco, con un sottosuolo compatto. L’Italia è un territorio fertile per questo tipo di tubero: basta seguire la dorsale appenninica per assicurarsi di toccare aree ricche di tartufaie di diverse qualità e pregio. La regione più importante per la produzione e la raccolta del tartufo è sicuramente il Piemonte, dove troviamo i più ricercati tartufi bianchi e neri, in particolare attorno alla zona di Alba (Cuneo). Altre località di spicco sono Acqualagna per i tartufi bianchi e Bagnoli Irpino per quelli neri. Rimanendo nel settentrione, sicuramente anche il Veneto merita una menzione per quanto riguarda la ricerca dei tartufi, collocandosi tra le località più redditizie assieme alla Lombardia. Seguendo invece lo scheletro della nostra penisola, costituito dalla catena degli Appennini, le regioni di maggior interesse risultano l’Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio, l’Umbria, il Molise, le Marche, la Campania e la Calabria.
Silverio Ricci
Silverio Ricci
2025-08-08 12:12:24
Numero di risposte : 14
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I tartufi sono dei funghi “ipogei”, cioè si sviluppano sotto terra, in simbiosi con alcune specie particolari di piante, in un mutuo rapporto di scambio fra essi e le radici di queste ultime. Quella fra pianta e tartufo è una vera e propria simbiosi, in cui il tartufo assorbe sostanze nutritive dalla pianta, e quest’ultima ricava da esso i sali minerali indispensabili alla sua crescita. I tartufi però non si trovano in tutti i tipi di terreno, e non crescono in simbiosi con tutte le piante: ogni tipo di tartufo predilige un determinato tipo di pianta e un determinato tipo di terreno. Se a tutto ciò aggiungiamo il fatto che questi funghi nascono e si sviluppano sottoterra, più o meno in profondità, scoprire dove si trovano, soprattutto se non si è esperti della materia, diventa alquanto difficile. In simbiosi con quali piante si sviluppano i tartufi? Fra le piante predilette dai tartufi, principalmente troviamo: Quercia Nocciolo Carpino bianco e nero Castagno Pino Pioppo Ognuna di queste sviluppa una simbiosi con determinati tipi di tartufo, e sta al cavatore esperto andare alla cerca a colpo sicuro. La prima pianta della lista, la quercia, è una delle migliori “simbionti”, per la sua longevità e per la qualità dei tartufi che produce. Alla famiglia delle querce appartengono specie di piante diverse: Rovere: il miglior simbionte per il Tartufo Bianco Pregiato. Roverella: si sviluppa in simbiosi con ottimi Tartufi Neri. Farnia: nelle sue vicinanze si trovano spesso tartufi sia bianchi che neri. Leccio: una delle piante più utilizzate per la produzione di Tartufi Neri, soprattutto in Francia. Come se non bastasse, i tartufi si sviluppano in terreni con determinate caratteristiche chimiche e con un determinato grado di umidità. Prediligono infatti terreni: Con ph alcalino Molto calcarei Ben areati Senza ristagni Se vuoi andare in cerca di tartufi neri, ricordati che questi, a causa delle sostanze emanate dalle loro spore modificano il PH del terreno dove si trovano, impedendo la crescita di altre piante: se in prossimità di una pianta che vive in simbiosi con questi tartufi noti un’area piuttosto brulla e diradata, è possibile che lì sotto vi sia un tartufo nero. I tartufi si trovano comunque in tutte le zone della dorsale appenninica, fino alla Calabria.