Dove si trova la città di tartufo?
Kai Pellegrino
2025-08-08 16:56:14
Numero di risposte
: 11
Alta Val Tidone è un comune collinare piacentino, nato dall’unione di Nibbiano, Pecorara e Caminata, immerso in un suggestivo paesaggio naturalistico ricco di aree boschive e specie floreali, poco distante dal confine con la Lombardia.
Il tartufo che si ritrova qui è il Tartufo nero di Pecorara riconosciuto anche come prodotto de.co.
Bondeno è un piccolo paese nel cuore della Pianura Padana, posto all’estremità della provincia di Ferrara, al confine tra le province di Mantova, Modena e Rovigo, e lungo le rive del fiume Panaro.
Il tartufo che si ritrova qui – sia in modo spontaneo sia in modo controllato e coltivato – è il Tartufo Bianco pregiato.
Calestano si trova in Val Baganza, a poco più di 30 km da Parma.
Il suo tartufo è il Tartufo Nero di Fragno.
Soprannominato la “terrazza dell’Appennino” per via della sua splendida posizione panoramica, Camugnano è immerso nell’Appennino Bolognese.
In queste zone il tartufo cresce in maniera spontanea, ma non manca anche di essere coltivato, come nel caso di quello nero.
Un’altra suggestiva località dell’Appennino bolognese è Castel di Casio, le cui antiche origini medievali emergono dall’architettura delle sue abitazioni.
Si tratta di uno dei comuni in cui viene prodotto il Tartufo Bianco Pregiato dei Colli Bolognesi.
Il comune di Mesola sorge all’interno dell’area del Parco del Delta del Po, non lontano dal confine con il Veneto.
Nella sua area si ritrova il Tartufo Bianco di Pineta.
Comune della montagna modenese, posto lungo il Sentiero Matilde, dominato dalla mole possente della rocca medioevale.
Il comune di Montefiorino è uno dei 4 comuni dove si produce il Tartufo Valli Dolo e Dragone.
Comune della prima collina bolognese, conosciuto anche per essere un’importante tappa de La Via degli Dei che collega fra loro le città di Bologna e Firenze.
A Sasso Marconi potrete assaggiare il Tartufo Bianco Pregiato dei Colli Bolognesi.
Sant’Agata Feltria è un grazioso borgo del Montefeltro, al confine con le Marche, fra le valli dei fiumi Savio e Marecchia.
Questo borgo custodisce e tramanda il legame del suo territorio agro-silvo-pastorale con il Tartufo Bianco Pregiato.
Savigno è una località della Valsamoggia, alle prime appendici dell’Appennino bolognese.
Si tratta di uno dei comuni di produzione del Tartufo bianco Pregiato dei Colli Bolognesi.
Recente comune ferrarese nato dalla fusione dei comuni di Sant’Agostino e Mirabello.
In questa parte del ferrarese è possibile gustare il pregiatissimo Tartufo Bianco.
Viano e un piccolo comune dell’Appennino reggiano, non lontano dal capoluogo Reggio Emilia.
Qui è possibile gustare il pregiatissimo Tartufo Bianco.
Loredana Villa
2025-08-08 14:05:00
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: 11
Arcidosso è un delizioso borgo del Monte Amiata con una cultura enogastronomica antica che affonda le radici già nel tardo Medioevo.
Orti, vigneti, oliveti, frutteti: il territorio è sempre stato ricco di prodotti di qualità che, oggi, attirano un flusso considerevoli di turisti e curiosi.
In autunno, Arcidosso diventa il paradiso per gli amanti dei frutti del bosco, come le castagne, i funghi e i tartufi.
Il territorio di Capolona, nell’Aretino, grazie al suo caratteristico ambiente fatto di foreste e alberete, rappresenta uno dei riferimenti provinciali più importanti e vasti per il tartufo Marzuolo.
A Castell’Azzara, un’altra località dell’Amiata, la ricerca del tartufo è storia, passione, tradizione.
Montaione, adagiato su una collina nel cuore della campagna Toscana in provincia di Firenze, è circondato dal paesaggio della Valdelsa, percorso da vigneti, oliveti e filari di cipressi.
Nei suoi boschi proviene nasce il tartufo bianco, apprezzatissimo dai consumatori più esigenti.
Della Valdelsa è anche Montespertoli, un territorio noto già al tempo degli Etruschi.
Tra vino, olio e artigianato, d’autunno e in primavera sulle tavole non può mancare il tartufo, spesso protagonista delle feste paesane.
Appartiene alla provincia di Pisa Palaia, un piccolo centro della campagna toscana che fa da cornice perfetta al tartufo.
Il clima, l’ambiente e le caratteristiche del terreno sono l’habitat ideale per la nascita del Tuber.
Il borgo delle Crete Senesi di San Giovanni d’Asso, addirittura, vanta il primo museo italiano dedicato al Tartufo.
Situato lungo la Via Francigena, nel cuore delle colline pisane, il borgo di San Miniato è un luogo ideale per una sosta all’insegna del gusto.
Qui, tra antiche architetture, da cui spicca la Rocca, si può gustare nel periodo autunnale il tartufo.
Il tartufo bianco delle colline sanminiatesi è il Tuber Magnatum Pico, ‘Cibo dei Re’, regolato da un severo disciplinare che popola le tavole dei migliori ristoranti.
Marzio Villa
2025-08-08 13:35:48
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: 10
Il tartufo è un ingrediente prelibato amato in tutto il mondo.
La nostra penisola resta in assoluto il luogo in cui è presente il maggior numero di varietà commestibili.
Il Piemonte è, storicamente, la regione del tartufo per eccellenza: zone come Langhe, Roero e Monferrato.
I tartufi piemontesi, tuttavia, non sono gli unici a spiccare in Italia.
Anche regioni l’Umbria e le Marche, infatti, sono zone molto note per la raccolta dei tartufi.
Ma i tartufi si trovano anche in Veneto e Lombardia e, in generale, lungo tutta la dorsale appenninica.
In Emilia-Romagna, quindi, ma anche Liguria, Molise, Toscana, Lazio, Campania, Calabria… e persino in Sicilia.
In Francia, nella zona della Provenza e del Périgord, ad esempio, ma anche nel sud dell’Inghilterra, in Spagna e in Romania, Bulgaria e Istria.
Il tartufo è presente poi anche in Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda e Polonia.
Allargando poi il nostro sguardo al resto del mondo, ci spostiamo negli Stati Uniti.
In questo caso è l’Oregon meridionale la zona con l’habitat più adatto alla crescita dei tartufi.
Il tartufo è diffuso in tutto il mondo, ma rimane una straordinaria eccellenza italiana.
Gerardo Lombardo
2025-08-08 12:43:44
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: 13
La città più famosa per la raccolta e la vendita del tartufo nero è Norcia, in Umbria. Tant’è che il tartufo nero pregiato è conosciuto anche con il nome di tartufo nero di Norcia.
Parlando di città del tartufo è obbligatorio citare Norcia, in Umbria, che ha fatto della sua vocazione tartufigena la sua arma vincente.
Il tartufo nero si può trovare spontaneamente anche in tantissime altre regioni italiane, per esempio in Lombardia, specialmente nella zona dell’Oltrepò Pavese e nel bergamasco.
In Veneto, in Emilia-Romagna, in Liguria, in Toscana, nel Lazio, in Abruzzo e, più al sud, si raccolgono ottime quantità di nero pregiato in Campania, Sicilia ma, soprattutto, tra Basilicata e Calabria.
Non sono le uniche zone in Italia dove poter trovare il tartufo nero pregiato, ovviamente, ma sono sicuramente quelle più vocate.
Il Piemonte, per esempio, nonostante sia molto più famoso per la raccolta del prezioso bianco d’Alba, ha una spiccata predisposizione anche per lo sviluppo del tartufo nero pregiato.
E questo riguarda soprattutto la zona delle Langhe, il Monferrato, il Roero e la pianura alessandrina.
Un’altra zona a vocazione tartufigena interessata nell’abbondante raccolta del nero di Norcia è sicuramente la zona di Acqualagna e numerose altre città marchigiane.
Ed è quasi scontato dirlo, ma anche la vicina Umbria possiede altri territori, oltre a quello norcino, da cui attingere la preziosa trifola nera, come per esempio la zona di Spoleto nel territorio perugino.
Romolo Palumbo
2025-08-08 12:12:21
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: 16
Acqualagna, cittadina di 4500 abitanti si adagia sulle verdi colline dell’Appennino Marchigiano, si schiude come un gioiello dalla brezza marina della costa adriatica accompagnata dai colli Feltreschi della Rinascimentale Urbino.
Acqualagna è l’unico territorio che possiede tutti i tipi di tartufo fresco tutto l’anno.
Il mercato del tartufo di Acqualagna si è consolidato come sede privilegiata del commercio all’ingrosso: in loco vengono trattati i 2/3 dell’intera produzione nazionale.
La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Ottobre e Novembre è l’evento più importante che ha permesso ad Acqualagna di diventare la Capitale del Tartufo.
Il Tartufo è Acqualagna e dunque un Museo dedicato a questa eccellenza diventa narrazione autentica dell’identità del territorio e della sua comunità.
La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna si svolge ad ottobre e novembre.
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