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Che cos'è il tartufo piemontese?

Kociss Greco
Kociss Greco
2025-09-05 15:00:15
Numero di risposte : 13
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Il Piemonte è riconosciuto come la regione del tartufo per eccellenza, grazie alla sua particolare vocazione per il tuber, tanto che il tartufo bianco pregiato viene addirittura chiamato tartufo bianco d’Alba. Il tartufo è un dono raro della terra, è particolarmente sensibile all’inquinamento, ai cambiamenti climatici e cresce soltanto in condizioni ambientali molto specifiche. Una cosa che hanno in comune la maggior parte dei tartufi, per esempio, è la capacità di svilupparsi in terreni ricchi di carbonati di calcio, umidi e ben areati. In Piemonte si raccolgono tutti i tipi di tartufo, in diversi periodi dell’anno, ma ciò che ha reso così famosa questa terra è sicuramente la massiccia presenza del tartufo più pregiato in assoluto: il tartufo bianco pregiato, detto appunto anche bianco d’Alba. Il tartufo bianco pregiato è anche chiamato Tuber Magnatum Pico e la regione lo raccoglie dal 21 settembre al 31 gennaio.
Naomi Colombo
Naomi Colombo
2025-08-26 18:26:16
Numero di risposte : 13
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Il tartufo piemontese è il Tuber magnatum, così definito poiché cresce spontaneamente in alcune zone del Piemonte, come le Langhe e il Monferrato. Il tartufo è un fungo ipogeo, appartenente al genere Tuber, che nasce, cresce e si riproduce sotto terra. I tartufi si dividono in due gruppi principali: tartufi bianchi e neri. Il Tuber magnatum, o tartufo bianco pregiato, è il re incontrastato della cucina piemontese. Il tartufo bianco va affettato direttamente sul piatto a fine cottura appena prima di servirlo. Il tartufo piemontese matura da ottobre a dicembre. La trifola è composta da una parte esterna, il peridio, che può essere liscia e chiara nel tartufo bianco oppure rugosa e scura nel tartufo nero. Il tartufo assume intensità di aroma e di gusto diverse a seconda dello stadio di maturazione, della consistenza delle sue parti, del terreno e della pianta con cui vive in simbiosi. Preferisce terreni calcarei, sufficientemente areati, di zone a clima temperato. Trovare un tartufo è un’impresa ardua e sono solo i trifolao, persone esperte e certificate, che sono in grado di farlo. Un ruolo determinante per il suo sviluppo è svolto dalla collocazione del terreno e dall’andamento climatico.
Gioacchino Ferrari
Gioacchino Ferrari
2025-08-22 14:57:19
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Il Tartufo Bianco d’Alba è il fungo più pregiato al mondo. Il Tartufo condivide con la viticoltura d’eccellenza l’amore per i terreni marnosi-calcarei, il microclima temperato, la moderata altitudine e la presenza di alberi simbiotici, che ne garantiscono lo sviluppo. Il tartufo è uno straordinario indicatore della biodiversità ambientale. Le spore del tartufo prosperano soltanto in contesti complessi, dove i delicati rapporti tra il sopra e il sottosuolo permettono relazioni simbiotiche che arricchiscono gli scambi organici. Perché esistano i tartufi sono necessari alberi e piante simbiotiche, sottoboschi fecondi e umidi, apparati radicali ben sviluppati e una vivace microflora dei terreni. Strano a dirsi, anche la presenza di fauna selvatica aiuta i tartufi: cinghiali, tassi, roditori e uccelli trasportano sul loro corpo (e nelle loro feci) le spore tartufigene che, in questo modo, possono viaggiare e riprodursi in luoghi assai distanti.
Lisa Sorrentino
Lisa Sorrentino
2025-08-08 18:34:38
Numero di risposte : 15
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Il tartufo piemontese era considerato presso tutte le corti europee un alimento tra i più ghiotti. Tra i grandi estimatori di questo frutto della terra non va dimenticato il musicista Gioacchino Rossini, che lo definì il Mozart dei funghi. Il tartufo bianco piemontese è sempre stato considerato il più pregiato, ma solo nel ‘900, il Tartufo d’Alba ha acquistato fama mondiale, grazie alla geniale opera di promozione svolta da Giacomo Morra, albergatore e ristoratore di Alba, giustamente incoronato Re dei Tartufi già nel 1933 dal Times di Londra.
Ian Conte
Ian Conte
2025-08-08 16:12:09
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Fra i tartufi piemontesi, oltre al celeberrimo Tartufo Bianco d’Alba, di cui parleremo più avanti, troviamo più o meno tutte le specie: Tartufo Nero Pregiato, Scorzone, Uncinato, Moscato e Brumale. I tartufi piemontesi vengono raccolti principalmente nelle seguenti zone: Monferrato, Langhe, Roero e Colline del sud. Il Tartufo Bianco, per svilupparsi nel modo giusto, ha bisogno di terreni con particolari caratteristiche: devono essere soffici e umidi, ricchi di calcio e ben areati. Tutte caratteristiche che si trovano in molte zone del Piemonte, e per questo motivo il Tartufo d’Alba, fra i tartufi piemontesi, è sicuramente il più famoso. Tartufo Bianco d’Alba è il tartufo per antonomasia, croce e delizia di tutti gli estimatori. Pensate che in Piemonte è talmente diffuso, che ormai i termini Tartufo Bianco e Tartufo d’Alba sono diventati praticamente sinonimi. Il Tartufo Bianco è il più ambito. Ha un aspetto globoso ed irregolare. Il suo colore varia dal crema all’ocra pallido. La superficie è liscia e leggermente vellutata. La parte interna è giallo grigiastra con piccole venature chiare. Il suo profumo è caratterizzato da un aroma talmente particolare che lo rende inconfondibile.