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Come si riconoscono le tartufaie naturali?

Samira Bernardi
Samira Bernardi
2025-08-27 22:38:09
Numero di risposte : 10
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Una tartufaia naturale è un bosco in cui c’è una presenza più o meno consistente di piante tartufigene che nel corso degli anni hanno creato la perfetta simbiosi con il terreno. Il legame tra la pianta tartufigena e il micelio presente nel terreno è detto micorriza. Questo permette la formazione del corpo fruttifero. Fra le nostre priorità c’è il recupero di aree dimenticate in cui regna la vegetazione spontanea, il suolo non è contaminato da pesticidi di uso agricolo e le piante tartufigene riescono a creare una perfetta simbiosi con la terra e il micelio presente in tutto il terreno. Il progetto nasce dall’acquisizione di un’area di 5 ettari in disuso da 40 anni, al cui interno crescono tutte le specie di tartufo commestibile grazie alla grande varietà di piante, all’estensione in altezza del terreno e alla presenza di pozzi naturali nel sottosuolo.
Angelo Testa
Angelo Testa
2025-08-21 13:27:23
Numero di risposte : 12
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Per il riconoscimento a tartufaia controllata, è necessario mettere a dimora un congruo numero di piante tartufigene e apporre apposita segnaletica per avvisare i liberi cercatori. Si intendono per tartufaie controllate le tartufaie naturali migliorate ed incrementate con la messa a dimora di un congruo numero di piante tartufigene. La segnaletica che indica il divieto di raccolta, rappresenta un dissuasore relativo per cercatori di pochi scrupoli attratti dall’alto prezzo del tartufo. Per ridurre il bracconaggio può essere eventualmente opportuno prevedere la recinzione della tartufaia, utile così sia per la protezione dagli animali selvatici sia per prevenire la raccolta indiscriminata. Il tartufo quindi non appartiene al proprietario del terreno, e per riservarsene il diritto di raccolta questi deve chiedere il riconoscimento a tartufaia controllata del bosco o dell’incolto di sua proprietà.
Pericle Benedetti
Pericle Benedetti
2025-08-09 11:57:21
Numero di risposte : 11
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Le tartufaie controllate sono autorizzate su superfici boschive che producono già spontaneamente tartufo. Per le tartufaie controllate spetta alla Regione disciplinare le modalità di individuazione e riconoscimento e gestire il procedimento di autorizzazione, con l'aiuto dei Settori Agricoltura, Caccia e Pesca competenti per territorio. Gli interessati devono presentare domanda che deve essere corredata da una documentazione idonea ad attestare la disponibilità del terreno nonché ad individuare con precisione l'area destinata all'intervento di miglioramento, ad esempio attraverso l'indicazione delle particelle catastali interessate. Una relazione contenente gli elementi agronomici che evidenzino le caratteristiche dei terreni, al fine di poterli qualificare come tartufaia naturale vocata per una determinata specie di tartufo. È considerato incremento di tartufaie naturali l'inserimento di almeno trenta piantine tartufigene per ettaro nel perimetro dell'area proposta per il riconoscimento. La Provincia competente può derogare alla normativa previo parere di uno dei centri od istituti di ricerca specializzati se l'inserimento non possa effettuarsi nel rispetto delle caratteristiche e degli equilibri della tartufaia.