Come degustare il tartufo bianco?

Folco Rossetti
2025-09-04 05:49:32
Numero di risposte
: 9
Il tartufo bianco va consumato crudo perché, se sottoposto ad alte temperature, perde il suo particolare aroma distintivo.
L’uso più frequente – e consigliato – è affettato a crudo in sottili sfoglie sulle pietanze ancora calde, in modo tale che il calore del piatto provochi lo sprigionarsi delle sue essenze senza però annullarle.
Il suo abbinamento non è semplice, ma una regola imprescindibile è sicuramente dosarne la quantità: non esagerare ma neanche essere troppo avari, la giusta misura sta nel mezzo.
Il prezioso fungo bianco si sposa benissimo con i cibi grassi, a patto che non siano troppo sapidi: un eccesso di sale e spezie rischia di annullare completamente l’aroma delicato del tartufo bianco.
Burro, formaggi e fondute sono abbinamenti impeccabili, mentre sformati e polente si prestano egregiamente come basi per primi piatti o contorni corposi dal gusto morbido.
Intramontabile il binomio tartufo-uovo: semplice, tradizionale, di rapida esecuzione, ma estremamente appetitoso.
Non è indicato, invece, l’accostamento con la carne che notoriamente si accompagna al tartufo nero.
In genere si tende erroneamente a pensare che l’abbinamento corretto tra tartufo e vino corrisponda all’accostamento tra uguale colore di fungo e uva: tartufo nero-vino rosso, tartufo bianco-vino bianco.
In realtà questa regola non ha nessun fondamento in quanto il vino si abbina alla pietanza e non al tartufo, che ne è soltanto un condimento e non rappresenta una portata.

Timoteo Morelli
2025-08-23 13:46:06
Numero di risposte
: 10
Per assaporarlo a pieno, si consiglia di grattugiarne all’ultimo momento sui piatti tra i 5 e i 10 grammi a persona.
Questo tartufo si abbina perfettamente a pietanze come risotto, pasta, carne come nella famosa ricetta del filetto alla Rossini, la cui leggenda racconta che fu preparato per la prima volta con il tartufo bianco di Alba.
Più ancora degli altri tartufi, il Tuber Magnatum è estremamente fragile e non supporta nessuna cottura.

Nathan Caruso
2025-08-17 20:42:19
Numero di risposte
: 8
Il tartufo bianco va gustato crudo, non propriamente cucinato ma abbinato ad altre pietanze, per ricette che ne esaltino e non ne offuschino il sapore e il profumo, il suo aspetto più riconoscibile.
Per servirlo dunque l’ideale è lamellarlo con l’apposito affetta tartufi direttamente sul piatto, davanti al commensale.
La base deve essere un piatto dai sapori non troppo aggressivi e spericolati.
Molte ricette della tradizione del nord Italia e del Piemonte si sono ben prestate a questo gioco: basti pensare che la grassezza del burro ne esalta il profumo senza contrastarlo, come nel caso dei famosi tajarin.
Il tartufo è un prodotto antico, non vecchio; fedele, non imbalsamato nella tradizione; da buongustai, non da circoli elitari.
La misura della sua capacità di aprirsi al nuovo è data anche dai piatti che, con rispetto per la sua storia e misurata fantasia, i cuochi elaborano per soddisfare le aspettative di gourmet di ogni generazione.
Dunque il prodotto si presta anche a interpretazioni più creative, che si trovano in molti menu degustazione di ristoranti di fascia alta nel periodo di cavatura del Tuber Magnatum.
Il tartufo bianco può sposare anche la carne cruda, come ad esempio una tartare al coltello oppure un carpaccio di carne di vitello, un goccio d’olio, sale, pepe e tartufo bianco lamellato sopra.
Inoltre, può essere adagiato su un purè di patate semplicissimo, con patate, burro, parmigiano, latte e un pizzico di noce moscata, su spaghetti burro e parmigiano, o addirittura su un’insalata composta da funghi freschi affettati in carpaccio, erbe e scaglie di Parmigiano servite a crudo con un filo di olio.

Dario Negri
2025-08-08 08:51:53
Numero di risposte
: 13
Il tartufo bianco e il tartufo nero NON vanno cotti.
Si gustano a crudo, tagliati a lamelle con l'apposito strumento.
Per il bianco consiglio la carne cruda battuta al coltello, l'uovo, la pasta fatta in casa o la fonduta.
Il nero si sposa bene con le bruschette, tritato coi funghi o come condimento per la pasta.
Eccezione alla regola, il tartufo scorzone o nero estivo, può essere sottoposto a breve cottura.
Come condimento, il tartufo si sposa meglio con il burro, piuttosto che con l'olio.
Un esempio, il tartufo viene messo nel barattolo di vetro e ricoperto dall'olio.
Secondo esempio, sempre nel barattolo di vetro il tartufo è ricoperto con del riso che si profumerà e sarà la base per un risotto da chef.

Franco Palmieri
2025-08-08 06:04:01
Numero di risposte
: 14
Lo si consumi crudo, lamellato con l’apposito tagliatartufi su piatti tendenzialmente neutri, base essenziale per valorizzarne il profumo articolato, intenso e travolgente.
La carne cruda battuta al coltello, l’uovo fritto, i tajarin in bianco, la fonduta sono forse i migliori esempi di come il profumo del tartufo possa stupire.
Bastano pochi grammi, una decina appena, per impreziosire abbondantemente una portata.
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