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Cosa si mangia a San Francesco d'Assisi?

Erminio Messina
Erminio Messina
2025-07-07 22:34:39
Numero di risposte : 14
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Contrariamente a quanto si possa immaginare, San Francesco non era vegetariano, anche se mangiava verdure. Il pasticcio di gamberi e luccio è un piatto legato in particolare a un episodio della vita di San Francesco, quando soggiornò presso i frati a Fonte Colombo per curare i suoi problemi agli occhi. Quello che pare apprezzò particolarmente il Santo, fu proprio il pasticcio. L’amore di Francesco per il luccio era così grande che secondo quanto tramandato attraverso lo Speculum perfectionis, quando era gravemente ammalato e si trovava nel palazzo del vescovo ad Assisi, espresse il desiderio di poter mangiare il luccio. I mostaccioli, dolcetti a base di mandorle, farina, mosto d’uva e miele, pare fossero un suo dolce preferito. E poi c’è il vino, che di tanto in tanto beveva, se gli veniva offerto. Spesso consumava pane semplice, fatto con farina di grano, acqua e sale. La dieta di San Francesco includeva una varietà di verdure fresche come cavoli, cipolle e legumi.
Manfredi Moretti
Manfredi Moretti
2025-07-03 10:26:47
Numero di risposte : 7
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Il primo piatto preferito da San Francesco era il pasticcio di gamberi con il luccio. La ricetta del tempo prevedeva l’uso di ingredienti della polpa, del succo di gamberi con l’aggiunta di noci e di altre spezie, all’epoca utilizzate in misura superiore nei giorni di magro rispetto a quelli di grasso. Non possiamo stupirci se poco prima di morire, quando gravemente ammalato era nel palazzo del vescovo ad Assisi, espresse il desiderio di poter mangiare il luccio. Poteva anche mangiare piatti di gamberi. Invece per quanto riguarda il dolce il santo era goloso di quelli che oggi chiameremmo "mostaccioli romani”, preparati con il mosto d’uva, fichi secchi e uvetta.
Cinzia Ferrari
Cinzia Ferrari
2025-06-24 16:53:53
Numero di risposte : 12
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Essendo un’alimentazione improntata all’essenzialità San Francesco e i suoi frati si nutrivano di cibi semplici, pane, focacce, cereali, erbe selvatiche, verdure, ma se capitava anche carni, pesce e uova. Tra le pietanze che rimangono legate alla sua figura c’è il Pasticcio di gamberi e luccio legato ad un episodio della sua vita. Si narra che una volta, si trovava ospite presso Fonte Colombo e gli venne offerto un piatto a base di luccio e uno di gamberi che poi diventarono nella tradizione un piatto unico fatto in forma di pasticcio in cui venivano aggiunte anche noci e spezie. Ma a diventare famosi e espressamente associati a San Francesco sono dei dolcetti. Si tratta di un particolare tipo di biscotti sempre più conosciuti nel corso del tempo fino ad oggi, preparati ancora in suo omaggio. Sono dolcetti dall’aspetto rustico e dal sapore intenso. Sono i Mostaccioli, chiamati anche Mortarioli e si sa con certezza che lui non solo li mangiava, ma che li amava molto tanto da chiederli come desiderio in punto di morte. Si sa quindi che li prediligeva ad altri cibi tanto da desiderarli nell’ultimo periodo della sua vita.
Nazzareno Lombardo
Nazzareno Lombardo
2025-06-17 12:05:49
Numero di risposte : 11
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Amava la tavola umile. Il religioso mangiava abitualmente pane, focaccia, ma anche cereali, erbe selvatiche e tante verdure. Consumava uova, formaggi di ogni tipo e tanta carne bianca (pollo, tacchino, coniglio, maiale) e anche tanto pesce. Si dice che amasse i misti di crostacei e pesci e fosse ghiotto del luccio e dei gamberi di fiume. Il suo dolce preferito, anzi il suo cibo prediletto in assoluto, erano i mostaccioli (mustaccioli).
Giobbe Romano
Giobbe Romano
2025-06-05 14:36:30
Numero di risposte : 15
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Umbricelli al rancetto. Gli umbricelli o lombrichi sono un formato di pasta fatta a mano molto simile agli spaghetti ma di grandezza superiore. Solitamente conditi con pancetta, sugo di pomodoro, maggiorana, aglio, pecorino grattugiato o cipolla, a seconda del proprio gusto personale. Questo piatto, tipico della tradizione culinaria umbra, è assolutamente da assaggiare. Gli stringozzi sono un tipo di pasta lunga molto simile alle classiche fettuccine e rievoca anche gli stessi lacci delle scarpe, dal termine “stringa”). Solitamente conditi con il pregiatissimo tartufo Nero di Norcia, ma anche da provare con punghi porcini, asparagi, succo d’oca, spoletina, ovvero sugo di pomodoro, aglio, basilico, olio, pepe e peperoncino: una vera e propria bontà. Uno degli insaccati più diffusi nella regione e prodotto mediante i segreti della tradizione norcina è la Corallina Umbra. L'Anguilla del Trasimeno è un pesce a forma allungata dalle carni buonissime e saporite. Un piatto classico del posto è Tegamaccio, spazzatino in umido cucinato con i pesci del Trasimeno, in particolare con l’anguilla. Per una super bruschetta, il pane deve essere abbrustolito alla brace, insaporito con l’aggiunta di un po’ d’aglio e corretto con una corretta dose di olio nuovo e sale. Tra i piatti tipici in assoluto, il piccione alla ghiotta è una delle pietanze più amate dagli abitanti originari dell’Umbria. Altro classico amatissimo dagli assisani, l’agnello allo scottadito è cotto alla griglia e necessita di una preparazione delicata, in quanto la cottura deve procedere lentamente. Concludiamo con questo magnifico piatto di origini umbre, noto anche come Crescia, prodotta interamente con farina, sale, acqua e bicarbonato. Solitamente servita con verdure, formaggi di ogni genere e salumi.
Rosalino Bianchi
Rosalino Bianchi
2025-06-05 11:46:45
Numero di risposte : 10
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Contrariamente a quello che tanti pensano San Francesco d'Assisi non era affatto vegetariano e invitava i suoi frati a servirsi "di tutti i cibi che gli uomini possono mangiare". Francesco aveva anche un piatto preferito: il pasticcio di gamberi. Amava anche il luccio, un pesce d'acqua dolce, che mangiava tutte le volte che l'occasione si presentava. Mangiava erbe, radici, cereali, ma anche pane e focacce, zuppe, formaggi, carne di maiale e pesce di mare o d'acqua dolce. E non disdegnava le dolci leccornie, come i mostaccioli di mandorle, farina, mosto d'uva e miele, che amava sbocconcellare quando gli capitava di averli.
David Monti
David Monti
2025-06-05 09:39:07
Numero di risposte : 16
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Cibi umili, di estrazione popolare: oltre agli immancabili pane e focacce pure cereali, erbe selvatiche, verdure ma anche qualcosa di meno povero come uova, formaggi, pesce, carni bianche e dolci. In particolar modo pare che il Santo andasse matto per i mostaccioli di mandorle, richiesti anche pochi giorni prima di morire. Il frate infatti predicava sì la povertà, ma allo stesso tempo invitava a non privarsi del cibo nel suo grande assortimento. Niente restrizioni plant based insomma, anzi a ben vedere i piatti preferiti dal Poverello pare fossero composti di pesce e crostacei. Luccio, gamberi di fiume e carne bianca tra le sue preferenze, oltre ai già citati mostaccioli alle mandorle.