Europa,  Viaggi

Scozia on the road: costa est da Dunfermline a Inverness

Questa è la prima parte del foto racconto del nostro viaggio in Scozia on the road: costa est da Dunfermline a Inverness.  

La seconda parte del viaggio ripercorre le Highlands scozzesi fino all’Isola di Skye e la potete trovare qui: Scozia on the road: le Highlands e la costa occidentale lungo la North Coast 500. Mentre la terza e ultima parte si concentrerà su Skye, il Glen Coe, Dunblane, Stirling e Edimburgo.

Primo giorno

3 giugno 2018: la nostra avventura ha inizio! Si parte per il nostro viaggio in Scozia on the road.

Il nostro volo parte da Malpensa e ci porta all’aeroporto di Edimburgo in perfetto orario. Data la giornata fredda e uggiosa e i bagagli ingombranti, decidiamo di prendere un taxi fino a St Bernard’s Row, luogo in cui dobbiamo ritirare il nostro mezzo di trasporto: un fantastico minivan Volkswagen dotato di cucinino e quattro posti letto.

Le prima due tappe non sono molto poetiche, ma sono alquanto fondamentali: Tesco ci permette di rifornirci di cibo senza glutine e vegetariano e Homebase – l’equivalente del brico scozzese – di procurarci l’essenziale per il nostro gabinetto fai da te, in quanto i minivan camperizzati di dimensioni ridotte sono sprovvisti di toilette e di potty.

La prima tappa ufficiale, decisamente più interessante, è il paesino di Dunfermline, situato nella regione del Fife, dove si trova la splendida Abbazia di Dunfermline (Dunfermline Abbey), che visitiamo grazie all’utile Historic Scotland Explorer Pass.

Abbazia e palazzo, fondate nel 1080, conservano dei sorprendenti interni medievali e la volta dipinta del 1500, dove Re Robert the Bruce (1274-1329), condottiero delle guerre di indipendenza scozzesi, riposa. A lui è dedicato l’intero complesso, che vede un originale intaglio nella pietra che spicca dalla torre e recita: King Robert the Bruce.E’ poi possibile camminare tra i resti della vecchia abbazia, percorrendo il refettorio, la mensa e i dormitori dei frati.La tappa successiva ci porta nella località di Dunino, dove sorge una chiesetta immersa nella quiete del bosco. Dunino Den pare fosse teatro di riti pagani precristiani e ancora oggi si possono esplorare i misteriosi segni lasciati dai culti sacrificali, tra cui delle sinistre incisioni, un pozzo sacro, una scalinata scavata nella roccia e un tronco cavo.

Terza e ultima tappa della giornata è la città universitaria di St Andrews, dove decidiamo di trascorrere la prima notte. A causa dei divieti di permanenza notturna nei pressi della spiaggia, posizioniamo il nostro van in un parcheggio, dove altri viaggiatori trascorreranno la notte. Il cattivo tempo rende il crepuscolo sul mare, sulle rovine della cattedrale e sul castello davvero magico!

Secondo giorno

Il tempo è ancora uggioso, ma non ci dispiace: la visita alla cattedrale di St Andrews diventa ancor più suggestiva. Le rovine si stagliano nel cielo plumbeo, una fine pioggerella viene sferzata dal vento e noi rimaniamo attonite di fronte all’imponenza di ciò che si palesa ai nostri occhi.

St Andrews fu un centro religioso importante fondato da San Regolo, nonché meta di pellegrinaggio, per trasformarsi poi in città universitaria nel 1410, dove venne costruita l’università più antica della Scozia. La cattedrale venne invece fondata nel 1160.

E’ possibile camminare liberamente tra le sue rovine e tombe senza alcun biglietto di ingresso. Per visitare la torre e il museo è invece necessario passare dalla biglietteria, costo coperto dall’Explorer Pass, che però non copre l’ingresso al castello di St Andrews.

Passeggiando per il bellissimo borgo cittadino, disseminato di edifici universitari, ci imbattiamo nel Northpoint Cafè, il bar in cui il principe William ha incontrato Kate mentre frequentava l’università di St Andrews.

Ci rimettiamo in viaggio verso Perth, città piuttosto anonima ma che ospita una delle chiese in cui predicò il riformista John Knox.

Poco attratte dall’imponete porto industriale, decidiamo di saltare Dundee e di dirigerci verso Glamis Castle, che purtroppo troviamo già chiuso. Optiamo quindi per una visita allo Scone Palace, residenza privata situata nel Perthshire. L’ingresso non è compreso nel pass ed è piuttosto oneroso, anche se la visita degli interni del palazzo, degli enormi giardini, dei bellissimi pavoni (ognuno porta il nome di un re scozzese) e del labirinto valgono il costo del biglietto. Scone Palace viene citato da Shakespeare in Macbeth, in quanto sede delle incoronazioni dei sovrani scozzesi. Nonostante la struttura originaria sia di fine 1500, il palazzo è stato ricostruito nell’ottocento in stile georgiano.

Qui incontriamo per la prima volta le mucche di razza Highlander, simpatiche vacche tozze con una lunga frangia, purtroppo allevate al solo scopo di macellarle.

Decidiamo di trascorrere la notte nei pressi della località marittima di Arbroath, dove ci accampiamo in un parcheggio fronte mare.

Terzo giorno

Arbroath è un paesino di arenaria rossa, la cui struttura richiama le bellissime scogliere che si estendono lungo la sua costa fino al villaggio di pescatori di Auchmithie.

La cittadina ospita inoltre i resti della bellissima abbazia di Arbroath, che visitiamo grazie al nostro Explorer Pass. Anch’essa realizzata in arenaria rossa nel 1178, ha una struttura molto simile a quella di St Andrews, ma i suoi colori baciati dal sole la rendono una tappa imperdibile.

Il nostro percorso in Scozia on the road: costa est da Dunfermline a Inverness procede. Giungiamo infatti nei pressi di Stonehaven, dove si trova un centro di osservazione ornitologica. Qui si apre un panorama mozzafiato, le scogliere diventano scoscese, decine di varietà di uccelli nidificano in ogni anfratto disponibile, rendendo la roccia una tela piena di puntini bianchi e neri.

Proseguendo verso Dunnottar Castle, rimaniamo senza parole. La Scozia diventa sempre più selvaggia, regalandoci dei panorami indescrivibili. Il sole splende alto nel cielo, i colori brillano e il mare luccica. Qualche foca fa capolino dall’acqua, spingendosi incuriosita verso le scogliere sottostanti il castello, sospeso a 50 metri sul livello del mare. 

Visitiamo velocemente Aberdeen, concentrandoci sulla bella cattedrale di St Machar e sul King’s College Chapel, la prima università della città.

Una rapida sosta per ammirare esteriormente il maestoso Castle Fraser – quel giorno chiuso al pubblico – e si riparte alla ricerca di un luogo tranquillo in cui trascorrere la notte.

Lossiemouth è il posto che fa per noi: un incantevole paesino in riva al mare dal quale gustiamo un tramonto emozionante che si spegne su una spiaggia di sabbia bianca.

Quarto giorno

Il nostro viaggio in Scozia on the road: costa est da Dunfermline a Inverness riparte dalla spettacolare cattedrale di Elgin. Consacrata nel 1224, fu incendiata più di un secolo dopo da uno dei figli illegittimi di Robert II.

 

Elgin custodisce anche questa preziosa stele decorata dal popolo dei pitti nel nono secolo dopo cristo, circa 300 anni dopo la loro cristianizzazione. La stele raffigura una croce cristiana e una scena di caccia, accompagnata da simboli pitti.

Impossibile intraprendere un tour della Scozia on the road e non soffermarsi in una distilleria di whisky, secondo simbolo di questa terra dopo il famigerato kilt. Perciò ci dirigiamo verso la distilleria Dallas Dhu, l’unica distilleria statale scozzese. Qui scopriamo il lungo e complesso procedimento di preparazione del nettare, avvicinandoci agli originali macchinari storici ancora perfettamente conservati. L’esplorazione di Dallas Dhu è accompagnata da una audio-guida, disponibile anche in italiano.

Prima di lasciare la distilleria, ci concediamo una degustazione del Roderick Dhu. Giusto per preparare lo stomaco al pranzo!

Ci mangiamo un paio di panini a Nairn, dove troviamo un’altra stupenda spiaggia bianca.

L’esplorazione continua e ci porta fino al famigerato Loch Ness, secondo la leggenda casa del mostro Nessie. Il blu intenso di questo profondissimo lago è accecante! Giunte al castello di Urquhart, ci rendiamo conto di quanto poco eravamo abituate alle fiumane di gente. Il castello, che si affaccia su Loch Ness, è letteralmente preso d’assalto.

Comprato qualche gadget, ritorniamo a Inverness per visitare la graziosa cittadina.

Decidiamo di accamparci a Tain, ancora una volta vista mare. Avvicinandoci al nord, il crepuscolo tarda ad arrivare e una luce fioca ci accompagna fino all’alba.

Prosegui la lettura: Scozia on the road: le Highlands e la costa occidentale lungo la North Coast 500.

Per altre info e idee su un viaggio in Scozia, dai un occhio a 50 sfumature di viaggio! Il sito raccoglie molti spunti e itinerari, utili per costruire il tuo viaggio.