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Quali sono i formati tipici della pasta napoletana?

Ileana Gentile
Ileana Gentile
2025-06-27 00:40:25
Numero di risposte : 11
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Già il nome fa capire che si tratta di un formato di pasta tipico di questo territorio. Si ritiene che sia un’interpretazione locale dell’orecchietta barese, ma fatta con la semola di grano duro e in Campania. Ha una forma a spirale che permette di trattenere meglio sughi e condimenti. I millerighe sono un formato di pasta speciale che ricorda i paccheri, anche quelli molto comuni tra i pastifici campani e le tavole della regione, ma con la superficie rigata. L’ispirazione degli anelli di Gragnano arriva dalla tradizione pastaia sicula, dove gli anellini vengono reinterpretati in chiave locale per dare origine a un formato meno tondeggiante di quello che viene usato per fare i timballi siciliani. Tra i vari formati realizzati da Pasta Cuomo a Gragnano, ce ne sono alcuni davvero particolari, come i cappelli dello chef, le penne a triangolo ma anche i fiori. Il pantaccione è un formato particolare di pasta realizzato solo dal Pastificio d’Aniello, con una forma caratteristica a solchi e rigature in mezzo che ne aumentano la porosità e ricordano un po’ delle fisarmoniche. Da La Fabbrica della Pasta arrivano una serie di formati monoporzioni giganti particolarmente interessanti e identitari, come i 4 soli di Capri, la ruota dell’amicizia, i cuori, e la caccavella, rivendicato come il formato di pasta monoporzione più grande del mondo.
Valdo Gallo
Valdo Gallo
2025-06-18 03:40:47
Numero di risposte : 10
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Iniziamo subito con i più classici: gli spaghetti! Probabilmente il formato più iconico, vengono solitamente serviti con un sugo di pomodoro, semplice ma ricco di sapore, arricchito con basilico fresco. Poi ci sono i paccheri: questi grandi tubi di pasta sono perfetti per catturare e trattenere tutti gli squisiti condimenti, rendendoli ideali per i ricchi sughi di carne o di pesce tagliati a dadini, tipici della cucina napoletana. Gli ziti, spezzati rigorosamente a mano direttamente dentro l’acqua calda, vengono tipicamente utilizzati nelle occasioni festive. Le Mafaldine, conosciute anche come reginette, sono lunghe strisce di pasta dai bordi ondulati ideali, anche loro, per trattenere il sugo. E infine la calamarata: ispirata alla forma degli anelli di calamari, questa pasta corta è perfetta per piatti di pesce, abbracciando sughi e frutti di mare.
Bruno D'amico
Bruno D'amico
2025-06-09 09:45:03
Numero di risposte : 16
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Sicuramente un formato rappresentativo della tradizione partenopea, ma diffuso in tutta la Campania fino al Cilento, sono gli ziti. Si tratta di un tipo di pasta di grano duro, di forma allungata, tubolare e cava. Sono come bucatini, ma con un diametro molto grande e per essere cucinati devono essere spezzati. I paccheri, invece, sono un altro formato molto diffuso e apprezzato che si condisce spesso anche con sughi freschi a base di pomodorini. Questo termine si può tradurre in italiano con “schiaffoni”, altro nome che viene dato a questa pasta tipica napoletana e si riferisce proprio al classico rumore che questa pasta produce quando viene mantecata o mescolata con il condimento. I conchiglioni sono spesso portati sulle tavole napoletane: questa pasta è protagonista di ricette che prevedono ripieni a base di ricotta e spinaci, una soluzione perfetta anche per i vegetariani, oppure con un sugo ricco con carne e salumi, magari con una passata in forno per rendere il tutto croccante e gustoso. Nei formati più piccoli, però, le conchiglie sono ottime anche per primi piatti estivi con pomodori e mozzarella. Gli scialatielli, invece, sono una pasta lavorata a mano che è molto versatile. Infatti, queste strisce rettangolari, più corte e larghe dei classici spaghetti, si prestano bene con frutti di mare, gamberi e pesce, ma anche con sughi a base di pomodori, capperi e olive. Questo formato di pasta è tipico soprattutto delle zone costiere.
Orfeo Ruggiero
Orfeo Ruggiero
2025-06-09 05:24:51
Numero di risposte : 11
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Napoli, capitale culinaria della Campania, offre una vasta gamma di formati di pasta, ognuno dei quali è parte integrante della cultura gastronomica partenopea. I Vermicelli sono spaghetti sottili e lunghi, simili a capelli d’angelo ma leggermente più spessi. Le Mafalde sono a forma di nastro, con bordi frastagliati e ondulati. Gli scialatielli sono una pasta fresca a forma di fusillo piatto, schiacciato a mano. I paccheri sono grandi tubi di pasta dal diametro ampio e dalla forma cilindrica. I rigatoni sono tubi di pasta corti con una superficie rigata. Gli ziti sono lunghi tubi di pasta dal diametro simile ai rigatoni, ma senza le righe. I fusilli sono pasta a spirale o a elica, tipicamente corta e a forma di vite.