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Qual è il dolce tipico della Puglia?

Antonietta Mazza
Antonietta Mazza
2025-06-04 01:42:55
Numero di risposte : 11
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I dolci del Gargano e quelli della Terra di Bari sono soltanto alcuni esempi della varietà di dolci tipici della Puglia. I Poperati sono il dolce tipico di carnevale, ma in passato erano preparati per le grandi occasioni come fidanzamenti e matrimoni. Tra i dolci tipici di Puglia più famosi, ci sono di certo le Cartellate. La Scarcella è il dolce tipico della tradizione gastronomica pasquale pugliese. Il Boconotto è questo dolce sarebbe da ricondurre alla tradizione murgiana per le caratteristiche adatte alla vita campestre. Sempre nelle colline ma spingendosi verso il Tarantino, si possono gustare i Susanelli, dolci "rustici" tipici della zona di Gravina di Puglia. Non si può soggiornare in Salento senza gustare l`ormai celeberrimo Pasticciotto. Il primo pasticciotto della storia, Ascalone lo regalò ancora caldo ad un passante il quale, invece, non smise più di fare complimenti. Sempre in Salento, sono da provare i Mustaccioli, ricchi biscotti al cioccolato senza lievitazione. Concludiamo con il Tarallo dolce tipico del Salento, questi dolci ricoperti di glassa bianca hanno la classica forma delle ciambelline salate e sono tradizionalmente preparati per le feste più importanti dell`anno.
Kociss Greco
Kociss Greco
2025-05-27 01:12:12
Numero di risposte : 13
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Il dolce tipico della Puglia è il pasticciotto leccese, un goloso scrigno di pasta frolla ripieno di crema pasticciera. I pasticciotti leccesi sono dei golosi scrigni di pasta frolla ripieni di crema pasticciera, tipici del Salento. A Lecce la colazione fa rima con pasticciotto, un dolce che non passa di certo inosservato – con il suo ripieno goloso con crema e amarene – e che ha reso la città barocca di Sant'Oronzo famosa in tutto il mondo.
Gianriccardo Mancini
Gianriccardo Mancini
2025-05-27 00:38:18
Numero di risposte : 12
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Il pasticciotto è il dolce pugliese per eccellenza, che nel salentino viene acquistato ogni domenica per colazione o come coccola di fine pasto. Quella del pasticciotto leccese è una ricetta molto antica, risalente alla prima metà del Settecento. È, infatti, nel 1745, a Galatina, in provincia di Lecce, che nacque il primo pasticciotto. I pasticciotti non sono l’unico dolce pugliese che si prepara con la pasta frolla. Tra gli altri dolci interessanti e golosi che provengono da questa terra, ideali da gustare alla fine del pasto, ci sono i bocconotti. Contese tra Puglia, Abruzzo e Calabria, queste prelibatezze la cui forma ricorda dei piccoli soli, vengono farcite con un delizioso ripieno alla mandorla. Questi dolcetti erano talmente buoni che, ben presto, divennero famosi in tutta la provincia e, con il passare degli anni, diventarono uno dei dolci pugliesi più famosi in assoluto.
Maria Morelli
Maria Morelli
2025-05-27 00:33:20
Numero di risposte : 15
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I dolci di Ostuni sono essenzialmente quelli che possiamo trovare nel resto della Puglia, in primis dolciumi e biscotti a base di pasta di mandorle. A Ostuni come a Lecce troveremo il pasticciotto, le tette delle monache o sospiri senza glassa. La versione classica del pasticciotto è quella con la sola crema pasticcera. Ci sono anche dei pasticciotti più creativi con l’aggiunta di amarena, mandorle e limone, fichi, oppure al cacao. Il pasticciotto leccese nasce da materie prime semplici provenienti dalla vita agreste: latte, uova, farina, zucchero. Le ostie chiene si narra siano nate da un errore compiuto da alcune monache clarisse durante la preparazione delle ostie. Queste sarebbero infatti cadute in una ciotola ripiena di mandorle caramellate al miele e nell’impossibilità di staccarsi avrebbero conferito la forma tipica di questo dolce. Il poperato è un dolce tipicamente di Monte Sant’Angelo. Si tratta di una sorta di ciambella molto aromatica alla quale vengono conferiti dei tagli. Il pasticciotto leccese è un dolce tipico salentino inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali.
Mariano De Angelis
Mariano De Angelis
2025-05-26 23:17:46
Numero di risposte : 10
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Le cartellate sono delle roselline di pasta sottile a base di farina, olio e vino bianco, fritte in olio d’oliva. Vengono poi condite tipicamente con vincotto, ma non mancano varianti alternative al gusto di miele, cannella, zucchero o ancora granella di mandorle, nocciole o cioccolato. I pasticciotti, dolcetti tipici del Salento e in particolare della città di Lecce, sono un guscio di pasta frolla croccante che racchiude uno squisito ripieno di crema pasticcera. Il fruttone è una variazione sul tema, con un ripieno di pasta di mandorle e cotognata e una copertura di cioccolato fondente. I bocconotti pugliesi sono molto simili ai pasticciotti ma di dimensioni più piccole, tali da permettere di mangiarli in un solo boccone. A seconda delle zone, nel ripieno di frolla troveremo miele, cioccolato, cotognata, confetture. A Bitonto è uso farcirli con ricotta e canditi. Gli sporcamuss sono dolci di sfoglia croccante ripieni di panna e crema pasticcera e ricoperti di zucchero a velo. Da qui il nome che rimanda al viso inevitabilmente sporco dopo averli morsi. Le intorchiate sono piccole trecce realizzate con farina, olio, vino bianco e zucchero. Lungo l’intreccio sono disposte delle mandorle intere. I calzoncelli sono dolcetti a mezzaluna ripieni e fritti, preparati in Puglia nel periodo natalizio. Sono per questo anche chiamati Cuscini di Gesù Bambino. La ricetta originaria del foggiano propone un ripieno a base di castagne e miele, con varianti che vedono tra gli ingredienti ceci e cioccolato fondente, ma anche una classica cotognata. Le scarcelle sono originarie di Manfredonia e diffuse in tutta la Puglia. La forma finale può variare in base ai gusti e alla fantasia, richiamando cestini, colombe o coniglietti, ma si tratta in ogni caso di ciambelle di frolla riccamente decorate, a piacere, con glassa di zucchero, codette colorate e perline. Avvolto all’interno, secondo tradizione, c’è un uovo sodo ancora intero e con il guscio, sostituito talvolta da uova di cioccolato o da uova decorate. I taralli dolci, con o senza glassa, sono diffusi in Puglia in numerose varianti locali. Tipici del foggiano sono i taralli al vincotto, particolarmente friabili e profumati grazie all’aggiunta di chiodi di garofano e cannella. Nell’area del Gargano sono nati i Poperati, taralli di medie dimensioni croccanti all’esterno e più morbidi all’interno. Farina, strutto, miele, zucchero, vino cotto, cannella e scorza d’arancia gli ingredienti classici per prepararli. Gli ingredienti dell’impasto dei sospiri pugliesi, friabile e leggero, sono farina, uova, zucchero e limone. I Sospiri di Bisceglie si presentano come cupole ricoperte di glassa di zucchero e ripiene di crema pasticcera. In parte simili sono i sospiri di Altamura, cosparsi di zucchero a velo. Le Bocche di Dama salentine sono invece una variante glassata decorata da una ciliegia candita. La Rosata di Altamura è una torta soffice, tipica pugliese, che fa onore alle mandorle della vicina Toritto all’interno di un impasto di farina, zucchero, uova, scaglie di cioccolato e liquore. Le pitteddhe sono delle mini crostate modellate e rialzate ai bordi a formare una stella, farcite con mostarda d’uva locale. L’impasto a base di farina, olio e scorza di limone ha la particolarità di non prevedere l’aggiunta di zucchero e uova. Ne esiste anche una variante chiusa a mezzaluna.
Luce Rossetti
Luce Rossetti
2025-05-26 21:12:51
Numero di risposte : 10
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I dolci natalizi pugliesi tradizionali sono un tripudio di mandorle, zucchero e spezie. I più famosi tra i dolci natalizi tipici pugliesi sono certamente le cartellate, conosciute anche con il nome di "nuvole" nel foggiano. Sono delle rose di sfoglia - fatta con farina, olio, vino bianco e acqua - fritte e cosparse di vincotto, miele, zuccherini colorati. In Puglia non è Natale senza pasta di mandorle. Le mandorle fanno capolino sulla tavola di Natale anche in altre preparazioni, molto sempici. Spesso vengono solo ricoperte di cioccolato fondente e zuccherini colorati, creando dei piccoli nidi che peraltro sono molto belli da vedere. Oppure - con un'altra preparazione che accomuna la Puglia ad altre regioni meridionali come la Calabria - vengono bollite, poi tostate e caramellate con zucchero, miele e agrumi per creare la cupeta, un dolce che non manca mai nemmeno nelle feste patronali. I sassatelli sono molto diversi: altri dolcetti a base di cioccolato e mandorle, fanno capolino sulle tavole del 2 novembre e del Natale, specie nella zona del barese. I mustazzoli, molto diversi nel sapore seppur simili nel gusto ai mostaccioli campani, sono un guscio di sottile cioccolato fondente che racchiude un impasto molto morbido fatto con mandorle, cannella, chiodi di garofano o altre spezie. Le palline cosparse di miele e zuccherini colorati che fanno capolino sulle tavole della festa si chiamano in Puglia “purciddhruzzi” o “purciddhruzzi”.