Come pulire e tagliare il tartufo?

Rita Bernardi
2025-08-17 20:50:43
Numero di risposte
: 8
Per facilitare la pulizia del tartufo tenerlo a bagno per circa dieci minuti in acqua fredda, dopodiché sotto l’acqua corrente e con l’aiuto di una spazzolina strofinare il tartufo eliminando gli ultimi residui di terra.
Ora il vostro tartufo è pronto per essere affettato o grattugiato.
Il tartufo si contraddistingue per il suo variegato utilizzo in cucina: uova, bruschette, crostini, primi piatti, secondi di carne o di pesce, formaggi.
Gli abbinamenti sono svariati ma la regola base è di utilizzarlo preferibilmente su pietanze calde, in quanto il calore aiuta ad esaltarne il sapore, specialmente se si decide di tagliarlo a crudo con l’utilizzo di un’affetta-tartufi.
La tradizione umbra vuole proprio che si crei una salsa base di olio e tartufo: perfetta per avvolgere una pasta lunga, per mantecare un risotto o per ultimare la cottura di un uovo morbido.
Il nostro consiglio: la Ricetta per una salsa perfetta.
In una padella scaldare abbondante olio extravergine di oliva con uno spicchio di aglio.
Una volta che l’aglio si è rosolato, rimuoverlo e spegnere il fuoco.
Grattare il tartufo precedentemente lavato.
Solo quando l’olio sarà tiepido aggiungere il tartufo e mescolare.
Aggiustare il tutto con sale e pepe.
Utilizzare la salsa ottenuta per insaporire il piatto.
Affettare qualche scaglia di Tartufo per donare croccantezza e armonia.

Maruska De rosa
2025-08-09 14:31:16
Numero di risposte
: 7
Per pulire il tartufo, sistemate il vostro tartufo fresco su un panno asciutto, così da non sporcare le superfici su cui state lavorando. Con un coltellino, iniziate a rimuovere la terra in eccesso, stando attenti a non compromettere la parte più esterna, il peridio. La delicatezza è tutto quando si tratta di questo diamante sotterraneo, specialmente se parliamo di Bianco. Se avete tra le mani il Nero Pregiato, assicuratevi di togliere ogni strato di terra, che potrebbe confondersi con il colore del prodotto. Passate il coltellino tra le fessure, ma non temete se il tartufo vi sembrerà ancora sporco.
Dopo il primo step, il tartufo presenterà ancora qualche residuo di terra. È assolutamente normale, perché la procedura non è ancora ultimata. Passate il tartufo sotto un filo molto sottile di acqua corrente per pochissimi secondi. È molto importante che il vostro prodotto non venga mai lasciato troppo sotto l’acqua o tenuto in ammollo, perché perderebbe gran parte dell’aroma che lo contraddistingue e marcirebbe. Attenzione, però, questo passaggio vale solo per il Tartufo Nero, mentre il Tartufo Bianco non dovrà assolutamente entrare in contatto con l’acqua.
Ora, iniziate a spazzolare con cura per rimuovere la terra rimasta. Se il tartufo presenta delle aperture e la polpa è esposta, prestate ancora più attenzione, si tratta di una parte molto delicata. Quando vi riterrete soddisfatti del vostro lavoro, avvolgete il tartufo in un panno morbido e asciutto, meglio se di cotone. Tamponate piano per rimuovere le ultime tracce di terra e acqua, osservando da vicino ogni dettaglio. Non dimenticate che il peridio del Tartufo Bianco è molto più delicato e necessita di setole morbide per il processo di spazzolatura, mentre il Tartufo Nero può essere pulito con una spazzola a setole medio-dure.

Bacchisio Giordano
2025-08-09 13:52:44
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: 12
Per pulire il tartufo, è necessario adottare le stesse accortezze di quando si puliscono i funghi.
Elimina con un pennellino l’eventuale eccesso di terra.
Passa il tartufo sotto un filo di acqua corrente fredda e strofinalo con estrema delicatezza con uno spazzolino a setole morbide.
Asciugalo molto bene con un panno pulito o con della carta da cucina.
Il tartufo non va mai messo a bagno, in quanto si impregnerebbe di acqua e marcirebbe.
Il tartufo va pulito solo al momento di consumarlo.
I residui di terra creano infatti intorno ad esso uno strato di protezione che gli consente di preservare il suo aroma e di continuare a maturare.
Eliminando invece ogni traccia di terra, il tartufo rimarrebbe completamente esposto all’aria.
Una volta acquistato il tartufo, se non hai intenzione di consumarlo subito, elimina esclusivamente la terra in eccesso e poi riponilo in attesa di utilizzarlo.

Sebastiano Rizzi
2025-08-09 13:36:09
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: 9
Prima di scoprire come usare il tartufo per cucinare, è fondamentale sapere come pulire questa eccellenza accuratamente.
Servono solo uno spazzolino e un coltello appuntito.
Preferibilmente senza utilizzare acqua o inumidendolo al massimo con un getto molto sottile, spazzoleremo delicatamente il tartufo per eliminare ogni residuo di terra.
Per la grande maggioranza dei tartufi questo procedimento dovrebbe essere sufficiente.
Solo nei casi di tartufi molto sporchi, nei quali è più alto il rischio di deteriorare il peridio staccandolo insieme alla terra, potremo aiutarci immergendoli per un minuto al massimo in acqua fredda, asciugandoli bene e procedendo con lo spazzolamento.

Nunzia Monti
2025-08-09 09:57:12
Numero di risposte
: 13
Per pulire il tartufo bianco si usa solo uno spazzolino o pennellino dalle setole morbide, mentre durante la pulizia il tartufo nero si può passare anche sotto acqua fredda.
Se si tratta di quello nero, sciacquatelo sotto acqua corrente fredda per eliminare la terra in eccesso e pulitelo accuratamente rimuovendo ogni impurità utilizzando una spazzolina o un pennello dalle setole semidure.
Fatto questo il tartufo sarà pronto per essere affettato sottilmente con l’apposito taglia tartufi, per condire primi piatti, uova o aromatizzare teneri filetti.
Il tartufo bianco dovrebbe essere utilizzato da grattugiare senza cottura, prevalentemente su pietanze fredde o crude, per preservarne tutto l'aroma e il lieve sentore di nocciola.
Il tartufo nero può essere aggiunto alle pietanze in cottura, all'ultimo.

Pierfrancesco Carbone
2025-08-09 09:53:40
Numero di risposte
: 6
Il tartufo andrebbe sempre utilizzato a temperatura ambiente, quindi, se conservato in frigorifero, andrebbe tolto almeno mezz’oretta prima del suo utilizzo e pulito a dovere, ma solo poco prima di essere cucinato. Il tartufo ha una superficie porosa che assorbe molta umidità, quindi fai attenzione a non usare troppa acqua per pulirlo, specialmente nel caso del bianco pregiato. Nel caso del tartufo nero, invece, è più sicuro usare un filo d’acqua fredda, sebbene qualche chef consigli comunque l’utilizzo esclusivo di un panno umido per la pulizia di fino e uno spazzolino a setole morbide per le incrostazioni più resistenti.
Ma quale strumento si utilizza per affettare il tartufo? Così come suggerisce il verbo, dovresti usare un apposito affettatartufi, un oggetto pensato apposta per affettarlo in modo sottile e uniforme. In mancanza di un affettatartufi è possibile, con la dovuta attenzione, utilizzare un pelapatate.
Il tartufo bianco invece, specialmente il tartufo bianco pregiato, chiamato anche tartufo bianco d’Alba, è molto più delicato e andrebbe affettato solamente a crudo sopra le pietanze calde, in modo che possa delicatamente sprigionare tutti i suoi aromi, valorizzando il suo armonioso bouquet. Soprattutto nel caso del tartufo bianco è necessario affettare il tartufo in modo sottile e uniforme, per evitare di rovinarlo, ecco perché sarebbe sempre meglio utilizzare un affettatartufi ma, con la dovuta attenzione, anche in questo caso si può provare con un pelapatate molto affilato. Per quanto riguarda il tartufo bianco, però, andrebbe evitata la grattugia, poiché verrebbe irrimediabilmente rovinato.
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