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Come si abbinano i vini ai cibi?

Lucia Coppola
Lucia Coppola
2025-07-11 21:25:46
Numero di risposte : 12
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I cibi molto speziati, come quelli della cucina etnica ad esempio, si sposano con vini profumati. I cibi sapidi vanno bene con vini sapidi, perché accompagnano il gusto del piatto purché la sapidità non sia eccessiva. Gusti intensi del vino vanno con cibi molto saporiti. La struttura del cibo, intesa come consistenza nella masticazione, richiede un vino alcolico e di corpo, un vino strutturato. Per un piatto che ha subìto una lunga preparazione o nel caso di formaggi stagionati, meglio preferire un vino che ha fatto lunghi periodi di invecchiamento e affinamento. I dessert richiedono di essere abbinati a vini altrettanto ricchi di zucchero, cioè vini dolci #Affettuosi o #Briosi. I cibi unti, come i fritti, stanno bene con vini acidi con una buona sapidità e/o effervescenza. I cibi succulenti si sposano con vini alcolici e/o tannici perchè “asciugano” la sensazione liquida che lasciano sul palato e la saliva che generano nella masticazione. I cibi amari e piccanti si abbinano per contrasto ai vini “morbidi”, ossia quelli fruttati dal gusto un po’ dolcione e tendenzialmente anche alcolici.
Sabatino Giuliani
Sabatino Giuliani
2025-07-07 13:28:58
Numero di risposte : 9
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L’obiettivo primario di qualsiasi accostamento vino cibo è quello di fare in modo che le caratteristiche di uno non sovrastino mai quelle dell’altro e, per farlo, ci si affida a due tecniche principali. Non si scampa: o abbini per concordanza o per contrapposizione e, per decidere quale delle due tecniche mettere in pratica, si parte dalle caratteristiche del piatto. Questo significa che, nel vino, andranno ricercate delle caratteristiche simili a quelle prevalenti nel cibo. La gran parte dei cibi si abbina per contrapposizione, o contrasto, andando cioè a ricercare nel vino tratti opposti a quelli presenti nella pietanza.
Flaviana Milani
Flaviana Milani
2025-06-26 02:50:43
Numero di risposte : 9
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Abbinare il vino al cibo non è solo una questione di gusto, ma anche di equilibrio tra le caratteristiche sensoriali di entrambi. La giusta combinazione può migliorare notevolmente l'esperienza gastronomica, mentre un abbinamento sbagliato può mascherare i sapori e rendere il pasto meno piacevole. Per fare un abbinamento perfetto, è fondamentale comprendere le caratteristiche principali dei sapori nei piatti. Ogni vino ha caratteristiche specifiche che influenzano il suo abbinamento con il cibo. I piatti dolci si abbinano bene con vini dolci. I cibi salati richiedono vini con una buona acidità.
Soriana Rinaldi
Soriana Rinaldi
2025-06-23 20:48:23
Numero di risposte : 11
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Ai dolci si abbina un vino dolce. L’abbinamento per concordanza si applica anche in riferimento all’intensità, alla persistenza e alla struttura del cibo. Quindi, ad una pietanza elaborata e strutturata abbineremo un vino di corpo, ad una pietanza semplice e delicata, un vino leggero. L’abbinamento per contrapposizione si applica invece a tutte le altre caratteristiche del cibo. Pietanze morbide o dalla tendenza dolce richiederanno un vino bianco leggero e fresco. Piatti caratterizzati da succulenza richiederanno vini di buona tannicità e discreta struttura. Piatti speziati, piccanti o aromatici a base sia di carne che di pesce e preparazioni condite o elaborate si accompagneranno ad un vino rosso o bianco morbido e strutturato. Grassezza e untuosità si combinano bene con un vino rosso leggero, fresco e di media tannicità. La sapidità dei formaggi di lunga stagionatura richiederà vini rossi molto morbidi e di lungo affinamento. Piatti con tendenza amara e molto saporiti, intensi e strutturati, richiederanno un vino rosso di grande struttura, tannicità e lungo affinamento. La tendenza acidula di alcuni cibi o di alcune salse e condimenti si sposa con la morbidezza del vino, il cui colore e struttura dipenderà dal tipo di portata.
Ione Ruggiero
Ione Ruggiero
2025-06-10 05:33:20
Numero di risposte : 11
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Ogni piatto, infatti, ha il suo vino ideale di accompagnamento, capace di esaltarne odori e sapori. I criteri per abbinare cibi e vino sono numerosi e, nel corso degli anni, hanno subìto significative variazioni. L’Associazione Italiana Sommelier utilizza il famoso metodo Mercadini, basato su principi di assonanza o contrasto di sapori tra cibo e vino. In passato si prediligeva la concordanza di sapori, oggi invece la tendenza è quella di abbinare cibi e vini per contrasto: ad esempio, per un cibo dal gusto astringente si suggerisce spesso di abbinare un vino morbido, per attenuare l’acidità dell’alimento; al contrario, i cibi grassi richiedono abbinamenti con vini acidi, per riportare una sensazione di equilibrio delle papille gustative. Non esistono leggi assolute ma solo vini che stanno bene con una specifica ricetta. Alla fine una regola fondamentale c’è: l’abbinamento più giusto è quello che piace a te e a chi con te condivide il piacere di bere.
David Amato
David Amato
2025-06-10 05:02:18
Numero di risposte : 15
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Innanzitutto nel valutare gli abbinamenti considereremo prima di tutto le percezioni gustative, ossia come bocca e papille gustative reagiscono al contatto con le pietanze da una parte ed i vini dall’altra. Metteremo quindi temporaneamente da parte le considerazioni di tipo visivo e (almeno in parte) olfattivo e cercheremo di combinare le sensazioni gustative e palatali del cibo da una parte e del vino dall’altra. La prima regola dice che con i dolci e i dessert vanno serviti vini dolci. La dolcezza tende a coprire tutti gli altri gusti per cui qualsiasi vino secco sarebbe sovrastato o striderebbe se accostato ad un dolce o dessert. Le sensazioni morbide, quelle tendenzialmente dolci, la grassezza e l’untuosità vengono compensate e tendono ad essere valorizzate dalla freschezza, dall’acidità e dall’effervescenza. La sapidità viene compensata e valorizzata dalla morbidezza del vino, come quella che troviamo in alcuni vini bianchi molto strutturati o in alcuni vini rossi ottenuti da specifici vitigni e di lungo affinamento. La succulenza necessita di essere compensata con un effetto di lieve astringenza, che asciuga gengive e palato, come quella di alcuni grandi rossi ottenuti da vitigni caratterizzati da marcata tannicità. Infine la struttura del cibo deve essere abbinata alla struttura del vino su uguali livelli. Un cibo intenso e strutturato con può accompagnarsi con un vino leggero e delicato, e viceversa.